Osservatorio Bit, la scommessa della ripartenza

16 Luglio 13:28 2020 Stampa questo articolo

Le previsioni fatte sul Travel per quest’anno a fine 2019 sono state spazzate via dall’emergenza Covid e nemmeno i più autorevoli organismi internazionali riescono a mettersi d’accordo sui numeri della ripresa e su quando avverrà. Nonostante le incertezze e l’impossibilità di fare previsioni plausibili, fedele alla missione di supportare gli operatori con affondi sulle tendenze e opportunità di mercato, l’Osservatorio di Bit 2021 – a fieramilanocity dal 7 al 9 febbraio – ha deciso comunque di analizzare e confrontare i dati disponibili. Ha sondato una selezione di destinazioni e operatori per fornire alcune indicazioni utili e sostenere le strategie con cui intendono affrontare la ripresa. Emergono soprattutto questi aspetti: focus sul mercato domestico, ma con un occhio al possibile ritorno degli stranieri; natura e open air in cima alle preferenze; tour operator che cercano di sostenere sia il cliente finale, sia le agenzie di viaggi.

PROSSIMITÀ E NATURA. La perdita di turisti stranieri è calcolata tra i 29 milioni (Demoskopika/Statista) e i 31 milioni (Enit) e si tornerà ai livelli pre-Covid-19 solo nel 2023, con una perdita della spesa turistica stimata in circa 23 miliardi di euro. Ma, sempre secondo Enit, l’interesse verso l’Italia rimane forte: a fine maggio si contavano già oltre 754 mila citazioni online sul tema “viaggio in Italia”, che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni. Man mano che aumenta la sensazione di sicurezza, e che l’Italia si confermerà come uno dei Paesi che si sono ormai lasciati alle spalle la pandemia, è possibile che più viaggiatori internazionali del previsto decidano di tornare. Nel frattempo, molte speranze sono riposte nel turismo domestico.

Un sondaggio di Comin & Partners sul turismo degli italiani nell’estate post Covid rivela che il 61% degli italiani non rinuncerà alle vacanze estive. Di questi, la quasi totalità (93%) sceglierà l’Italia e lo farà principalmente per timori di tipo sanitario (34%). Ma un 41% lo farà soprattutto per motivi economici. Tra i tipi di vacanza preferiti trionfa il mare (54%) mentre la montagna viene scelta da una schiera comparativamente minore (16%) che comunque rappresenta un balzo rispetto al 5% del 2019. Vacanze all’aria aperta, viaggi di prossimità, sostenibilità e naturalità, oltre che la preferenza per sistemazioni di soggiorno alternative (dalle seconde case ai b&b) si profilano come tendenze abbastanza certe per la prossima estate.

DESTINAZIONI. Le Marche sono tra le regioni meglio posizionate per approfittare di una eventuale ripresa del turismo dell’estero. Nel frattempo, pensano agli italiani e puntano sull’open air. «Abbiamo iniziato una campagna di comunicazione sui media nazionali perché per quest’estate il mercato interno sarà quello di riferimento – spiega Claudia Lanari, funzionario di Regione Marche – È incentrata sul mondo outdoor, con testimonial d’eccezione Vincenzo Nibali. Puntiamo a un turismo sostenibile e di prossimità, valorizzando le tante esperienze che il territorio è in grado di offrire, come gli itinerari e percorsi legati al mondo outdoor e alla bici in particolare».

Italianità e tradizioni sono i punti di forza su cui vuole puntare la Puglia. «Proseguiamo con la strategia già avviata negli anni scorsi e basata su comunicazione, promozione, innovazione e accoglienza – commenta dalla Puglia Nica Mastronardi, business development manager di PugliaPromozione – Ma rimodulata per l’impatto del Covid e in sintonia con la “Strategia Italia” dell’Enit. Lavoreremo anche con i gestori aeroportuali per cercare di riattivare l’incoming sul medio e lungo raggio. Riguardo agli elementi da valorizzare, puntiamo su ciò che fa Made in Italy e in particolare l’enogastronomia, dove siamo molto forti con le strade dell’olio e del vino, che propongono anche località insolite e meno battute come i piccoli borghi di charme».

Un articolato programma di misure dal valore complessivo di 40 milioni di euro: è “Riparti Turismo”, il piano straordinario predisposto dalla Regione Piemonte per rilanciare e sostenere il sistema turistico. Anche qui con un occhio di riguardo per natura e open air. «Un’operazione a 360 gradi – afferma l’assessora Vittoria PoggioCon un piano che rilancia il brand Piemonte. Sono certa che i turisti saranno sempre più attratti da territori quali le colline del Monferrato e delle Langhe fino ai paesaggi dei laghi e delle montagne. Non ci siamo dimenticati dei rifugi di montagna che rappresentano una meta ambita per coloro che amano momenti di libertà e spensieratezza».

CLIENTI E AGENZIE DI VIAGGI. Dal punto di vista degli operatori la priorità rimane garantire la sicurezza, come spiega Massimo Diana, direttore commerciale di Ota Viaggi: «Abbiamo dovuto riportare tranquillità al mercato. Non solo sanitaria, ma anche economica, con prezzi uguali e possibilità di annullare senza penali fino a pochi giorni dalla partenza. Per fortuna siamo riusciti a confermare le aperture dei nuovi prodotti. Il prodotto necessariamente cambierà e secondo noi si andrà più verso un prodotto hôtellerie, adattato alla nuova situazione».

«Abbiamo lanciato diverse iniziative, raccolte sotto il nome della campagna “Ripartiamo” – aggiunge Pier Ezhaya, chief operating officer del Gruppo Alpitour – Prevede molte misure incluse in un pacchetto di proposte ampio e articolato. Vanno dalla sospensione dell’acconto del 25%, al rendere il voucher fruibile tra tutte le società del gruppo fino a facilitare le nuove prenotazioni dei clienti assicurando la restituzione integrale delle somme versate in caso di forza maggiore o impossibilità di partire. Inoltre, diamo un sostegno alla redditività delle agenzie di viaggi mediante il riconoscimento di una commissione extra dal 3% al 5% a seconda del prodotto prescelto».

Anche i gestori aeroportuali sono impegnati in prima linea per la ripartenza. A Milano Sea festeggia la riapertura del Terminal 1 di Malpensa; risalta l’inaugurazione di 20 nuove rotte per 11 paesi del mondo di Wizz Air da Milano Malpensa a partire da luglio. Aeroporti di Roma investe in sanificazione, dispositivi (come i thermoscanner) e segnaletica adattata per il distanziamento sociale, oltre che revisione attenta dei collegamenti con la città.

Nell’era del turismo post-Covid, la tecnologia sarà in primo piano. «Molte risposte ai bisogni di innovazione delle aziende del comparto esistono già da tempo e spesso arrivano dal mondo delle start up. Si tratta solo di individuare e riconoscere quelle che sono oggi allo stato più avanzato e quindi pronte a poter dare pieno supporto alla ripresa del settore in Italia», conclude Karin Venneri, presidente dell’Associazione Startup Turismo.

Dallo smart check in alla conversione di servizi per il trasporto dei dipendenti, fino alle soluzioni innovative per il distanziamento sociale, nell’era post Covid sarà la sicurezza a farla da padrone anche nella trasformazione digitale. Ma non mancano esperienze online, travel bond, digitalizzazione dei contenuti e nuovi strumenti di promozione: anche le startup del settore si mobilitano per salvare la stagione turistica del nostro Paese, allineandosi all’impegno di destinazioni e operatori.

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