by Redazione | 18 Dicembre 2023 9:57
Quattordici sindaci lanciano il loro appello alle istituzioni per limitare il traffico in Costiera lungo la statale Amalfitana 163, creando un modello di Ztl territoriale da replicare anche altrove.
L’estensione della normativa riferita alla Ztl anche ad ambiti intercomunali e strade extraurbane potrebbe “cambiare favorevolmente le sorti del nostro territorio – scrivono in un documento condiviso i sindaci della Costiera Amalfitana – Da anni, infatti, siamo impegnati a proporre e adottare provvedimenti volti al contingentamento del traffico[1] lungo la strada statale 163 Amalfitana, unica arteria di collegamento tra i centri marittimi di un comprensorio ad altissima vocazione turistica, una strada che ancora oggi ricalca, in maniera pressoché identica, il tracciato originario e le sezioni dell’originaria mulattiera inaugurata a metà Ottocento”.
La lettera, inviata al primo ministro Giorgia Meloni e al ministero dell’Interno e delle Infrastrutture e Trasporti, ai viceministri e sottosegretari, nasce dalla situazione ormai insostenibile generata dall’enorme flusso di veicoli che affollano la Costiera Amalfitana. I disagi, dovuti alla particolare conformazione del territorio e dell’arteria stradale, influenzano la qualità della vita dei residenti, ma anche l’esperienza turistica dei visitatori e naturalmente il livello di inquinamento dell’aria.
Da qui la proposta di applicare la Zona a traffico limitato a un’area più ampia del classico centro storico cittadino, dando vita a una Ztl territoriale.
Oltre ai 14 Comuni, la proposta è condivisa anche da Regione Campania, Provincia di Salerno e Anas ed è sostenuta da un’ampia platea di associazioni di categoria, oltre che da una raccolta firme di più di 10mila cittadini.
La soluzione, fanno sapere i sindaci della Costiera, non comporterebbe oneri per la finanza pubblica, dal momento che la Regione Campania ha già finanziato la redazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica. E si è detta inoltre disponibile a finanziare la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica per il monitoraggio degli accessi e la regolazione del traffico per un importo stimato di 2 milioni di euro.
“La richiesta innovazione normativa consentirebbe di dare seguito all’attuazione di un sistema che rappresenta una soluzione strutturale e inoltre – spiegano infine i sindaci – non rappresenterebbe un obbligo ma una facoltà concessa ai territori, valorizzando il concetto di autonomia a beneficio di cittadini e turisti. Consentirebbe, infine, di creare un modello da replicare anche in altri territori di grande attrattività e con caratteristiche tali da soffrire, più di altri, gli effetti dannosi del sovraffollamento”.
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