Overtourism, protesta alle Baleari al grido di “Maiorca non è in vendita”

Overtourism, protesta alle Baleari al grido di “Maiorca non è in vendita”
28 Maggio 14:04 2024 Stampa questo articolo

Maiorca non è in vendita”, a tale grido migliaia di persone hanno manifestato sabato a Palma di Maiorca contro l’overtourism. Eh sì, perché, sebbene il turismo sia fonte di reddito per l’arcipelago spagnolo delle Baleari con l’industria del turismo che rappresenta il 45% del Pil delle isole, questo è oramai divenuto anche un ostacolo per l’affitto degli alloggi da parte dei residenti locali.

Le proteste sull’isola seguono e si ispirano a quelle di fine aprile alle Canarie dove 20.000 persone, secondo la polizia, e 50.000 secondo gli organizzatori, avevano protestato contro gli effetti negativi del sovraffollamento.

Secondo le statistiche ufficiali, la Spagna, la seconda destinazione turistica più popolare al mondo dopo la Francia, ha accolto 85 milioni di visitatori stranieri nel 2023. Di questi, 14,4 milioni sono concentrati alle Isole Baleari, seconda destinazione turistica più popolare del Paese.

Per il 2024 si prevedono nuovi record di presenze e folle di turisti nell’arcipelago, particolarmente popolare tra tedeschi, britannici e olandesi che invadono hotel, ma anche case in affitto, sempre meno libere e più ricercate, con la conseguenza che i prezzi sono schizzati alle stelle.

Una situazione che sta diventando insostenibile per la popolazione locale costretta a lasciare i centri urbani, orami troppo cari, e anche a causa dell’inquinamento acustico e ambientale che una tale gran massa di persone genera sulle isole.

I residenti si sono quindi mobilitati, nonostante a Maiorca le autorità avessero annunciato a metà maggio l’intenzione di ridurre il tetto massimo di posti letto turistici da 450 a 412.000, con una riduzione di quasi il 4,2%, al fine di stabilizzare l’offerta di alloggi per le vacanze arrivando a 308.000 posti letto in hotel e 104.000 in case vacanza.

Se da un lato le Baleari si oppongono con fermezza al turismo di massa, dal 2022 le stesse si sono poste l’obiettivo di “diventare la principale destinazione circolare del mondo“, ribadendo la loro volontà di promuovere un turismo più responsabile. Intento rafforzato fa un decreto legge del 2020 che vieta la vendita di alcolici nei negozi tra le 21.30 e le 8 del mattino in alcune zone di Maiorca e Ibiza, ripreso di recente con una nuova legge.

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Carla Villani
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