Overtourism: svolta storica, numero chiuso in Alto Adige

by Redazione | 12 Aprile 2023 14:57

L’overtourism miete un’altra vittima eccellente, l’Alto Adige, che diventa a numero chiuso. Una svolta storica che riguarda una delle zone più frequentate dai turisti, attratti dalle Dolomiti: la decisione è stata presa dalla Provincia autonoma di Bolzano attraverso una delibera e spiegata dall’assessore Arnold Schuler: «Ci siamo accorti che il nostro territorio, la nostra comunità e le nostre risorse come acqua ed energia erano arrivate a un livello di sfruttamento che non doveva e poteva più essere superato – ha dichiarato Schuler a Repubblica – così con una delibera abbiamo deciso di introdurre un limite massimo di pernottamenti, dicendo basta anche a nuovi B&B». 34 milioni, per la precisione, che equivalgono al «numero di presenze turistiche registrate in Alto Adige nel 2019: è una svolta unica in Italia ma forse anche a livello europeo».

Schuler ha spiegato che «il numero dei posti letto per ogni singolo comune, salvo diritti già acquisiti, non può più essere aumentato: entro giugno terminerà la registrazione di tutte le strutture presenti sul nostro territorio». La decisione ha provocato discussioni con operatori e alcuni amministratori comunali, ma ha convinto soprattutto i cittadini. «In questo modo – nota Schuler – il turista starà meglio, avrà un’offerta di qualità e staranno meglio anche i residenti».

In realtà il numero chiuso in Alto Adige non è una novità assoluta, anche se i precedenti erano localizzati. La prima limitazione è scattata all’Alpe di Siusi, l’altopiano più vasto d’Europa e parte del patrimonio Unesco delle Dolomiti: l’unica strada è chiusa al traffico privato dalle 9 alle 17, a meno che non si sia prenotato un soggiorno in una delle strutture della zona, da raggiungere solo con bus navetta o cabinovia. Più recente il numero chiuso, con prenotazione obbligatoria, per accedere al Lago di Braies, inserito su Instagram tra i 10 posti più popolari d’Italia e preso d’assalto dai turisti per via della serie tv Rai “A un passo dal cielo”. Il limite di visitatori giornalieri è di 5.500 unità.

La decisione della provincia autonoma di Bolzano arriva in giorni già caldi sul tema dell’overtourism. In Liguria la sindaca di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, ha chiesto una legge speciale[1] per proteggere dal sovraffollamento le Cinque Terre, prese d’assalto a Pasqua, ma il governatore della Liguria, Giovanni Toti, di limitazioni non vuole sentir parlare. Tema attuale anche a Roma, dove l’assessore al Turismo capitolino, Alessandro Onorato, ha chiesto di mettere un freno alle nuove aperture di B&B e case vacanza[2]. L’obiettivo è offrire l’opportunità ai Comuni e soprattutto a Roma di stabilire un numero chiuso per le attività extralberghiere in centro.

Endnotes:
  1. la sindaca di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, ha chiesto una legge speciale: https://www.lagenziadiviaggimag.it/cinque-terre-in-overtourism-serve-una-legge-speciale/
  2. l’assessore al Turismo capitolino, Alessandro Onorato, ha chiesto di mettere un freno alle nuove aperture di B&B e case vacanza: https://www.lagenziadiviaggimag.it/far-west-delle-case-vacanza-roma-chiede-il-numero-chiuso/

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