A partire dal 1° gennaio 2023, negli scali dei Paesi Bassi è stata triplicata la tassa per i passeggeri aerei, passata da 7,95 euro a 26,43 euro.
Secondo il giornale olandese De Telegraaf, l’incremento è motivato dalla volontà delle autorità olandesi di scoraggiare l’impiego degli aerei e incentivare altre modalità di trasporto, anche in seguito al caos voli che ha travolto nei mesi scorsi l’hub di Amsterdam Schiphol, portando in settembre alle dimissioni del suo ceo Dick Benschop. Di fatto, l’aumento della tassa sui passeggeri aerei – che si applica su corto, medio e lungo raggio – ridurrà la differenza tra il prezzo di un biglietto aereo e quello di un biglietto ferroviario.
Si tratta di uno dei più pesanti aumenti di tasse aeroportuali adottati dalle società di gestione degli scali in Europa. Sempre secondo il De Telegraaf, la misura è stata decisa collegialmente dai partiti di coalizione che sostengono il governo per “incoraggiare i viaggiatori a scegliere opzioni di trasporto più sostenibili come il treno”, ma anche per fornire una fonte di entrate aggiuntive e compensare così le gravi perdite subìte in due anni di pandemia.
La tassa, introdotta all’inizio del 2021, si applica solo ai voli in partenza dai Paesi Bassi e non a quelli in coincidenza. Al momento le compagnie aeree locali e le compagnie aeree di linea che servono il Paese non hanno ancora reagito pubblicamente alla notizia di tale rincaro, ma è quasi sicuro che il provvedimento solleverà le proteste degli operatori turistici perché giunge in un momento delicato per tutta la filiera dei viaggi organizzati.