A poche ore dalle forti dichiarazioni sull’Enit rilasciate a Rimini dal ministro del Mipaaft, Gian Marco Centinaio, il nodo sulle nomine del consiglio di amministrazione sembra prossimo a sciogliersi.
Per il vertice dell’Agenzia voci sempre più insistenti danno in pole position Giorgio Palmucci, già presidente di Confindustria Alberghi, con un’importante esperienza nel settore turistico-alberghiero e una lunga militanza associativa. Un profilo che ben si adatterebbe alla volontà di Centinaio, che alla guida di Enit vada un «tecnico».
In ogni caso, l’iter per l’assegnazione delle cariche si annuncia tutt’altro che semplice, anche perché non si conoscono ancora i papabili a ricoprire le altre due poltrone del cda Enit lasciate libere da Antonio Preiti e Fabio Lazzerini.
Tra i nomi in circolazione per il ruolo di consigliere c’è solo quello di Magda Antonioli Corigliano, direttrice del Master in Economia del turismo dell’Università Bocconi, e da anni figura di riferimento in ambito ricerca per la travel industry tricolore.
La terza casella del cda, invece, dovrà invece essere riempita da un esponente espresso dalle Regioni, da ricercare con ogni probabilità nelle figure dirigenziali che già si occupano di programmazione turistica. Anche in questo caso, infatti, peserebbe la richiesta del ministro Centinaio di avere un’altra personalità «tecnica» nella stanza dei comandi dell’Agenzia.
A.L.-G.M.