Esperienza sempre più personalizzata in aeroporto con Delta Airlines, che al Consumer Electronics Show (Ces) 2020 di Las Vegas si gioca la carta parallel reality. Una città tutta nuova in Giappone, ai piedi del Monte Fuji, invece, per Toyota; mentre il tandem Hyundai-Uber punta dritto al lancio dei taxi volanti e Segway promuove una poltrona elettrica come prossimo step dopo gli ormai affermatissimi monopattini.
Nell’itinerante Ces di Las Vegas, di scena dal 7 al 10 gennaio, le novità si presentano una dopo l’altra, e lo scenario che si intravede è quello di un universo sempre più digitalizzato, con la parola ‘comodità‘ che diventa un must a tutti gli effetti, una prerogativa. Basta fare un focus su Delta Air Lines, che in partnership con Misapplied Sciences ha lanciato la prima esperienza di parallel reality di sempre per i viaggiatori in partenza dal Detroit Metropolitan Airport.
IL FUTURO IN AEROPORTO CON DELTA. La nuova tecnologia firmata Delta è di tipo opt-in, e permette al cliente una vera e propria tailor made experience con i messaggi in entrata sugli smartphone perfettamente a misura dell’itinerario del passeggero in questione, tra gate, lounge più vicina, informazioni di volo e lingua madre già predisposta.
«Questa tecnologia rivoluzionaria deve essere vista per poter essere capita fino in fondo – commenta Gil West, chief operating officer della compagnia aerea Usa – Promuoviamo un ecosistema di innovazione che ci consente di pensare in grande, di pari passo con l’evolversi del digitale e delle aspettative dei consumatori».
UNA NUOVA CITTÀ IN GIAPPONE. Quello che ha mostrato Akio Toyoda, presidente e amministratore delegato della casa automobilistica Toyota, al Consumer Electronics Show 2020, non è né un prototipo di una vettura e né quello di un dispositivo hi-tech. Bensì, quello di una metropoli del futuro, che secondo quanto annunciato sorgerà alle pendici del Monte Fuji, la montagna più alta del Giappone che tocca quasi i 4mila metri, non lontano da Nagoya dove sorge il quartier generale dell’azienda di automotive.
«Noi ci stiamo concentrando sulla connettività, la guida autonoma, la mobilità condivisa e la rivoluzione dei motori elettrici. E stiamo lavorando nei nostri vari centri di ricerca anche sull’intelligenza artificiale, robotica, nuovi materiali e fonti energetiche sostenibili – ha dichiarato Toyoda così come riportato dal quotidiano La Repubblica – Ma invece di testare tutto ciò nei laboratori, abbiamo pensato di farlo nel mondo reale e in un unico luogo».
Nasce proprio così l’idea di una nuova città, che all’inizio avrà circa 2mila abitanti – in parte dipendenti dell’azienda giapponese – e diventerà quindi laboratorio a cielo aperto e molto probabilmente anche meta di tanti turisti curiosi e appassionati di automobili. «Sarà una vera e propria città con abitanti in carne e ossa, che si estenderà su un’area di 70 ettari».
A tracciare il profilo di Toyota Woven City (il progetto è stato avviato otto mesi fa e ha come logo la trama di un tessuto, woven appunto) ci penserà lo studio Big dell’architetto danese Bjarke Ingels, che oltre ad aver progettato il nuovo World Trade Center a New York è anche alle prese con la sede di Google.
IN CIELO CON IL DUO HYUNDAI-UBER. Si chiamano S-A1 e sono i taxi volanti che Uber ripropone con Hyundai, capaci di trasportare fino a quattro passeggeri più il pilota del mezzo. «Saranno voli democratici», ha spiegato Youngho Chi, chief innovation officer dell’azienda sudcoreana, lasciando quindi intendere che ci si sposterà da una parte all’altra, almeno inizialmente, a prezzi di buon mercato.
L’S-A1, aereo con sei eliche che Hyundai pensa di produrre a partire dal 2023, dovrebbe confluire nel progetto Uber Air, realizzato insieme alla Nasa e il cui esordio sarebbe previsto proprio tra tre anni, in aree selezionate come ad esempio Dallas e Melbourne.
LA NUOVA SFIDA DI SEGWAY. Oltre i monopattini, piazzandosi su due ruote principali e tre secondarie con un motore riciclabile. È la S-Pod di Segway, che a Las Vegas ha mostrato una specie di poltrona che si pilota con un joystick e raggiunge una velocità di circa 40 km/h
La velocità del mezzo, fa sapere l’azienda, “viene regolata tramite una manopola, che cambia anche il baricentro di S-Pod. Il motore da 300 watt garantisce la possibilità di superare dislivelli con pendenze fino al 15% e la ricarica elettrica permette di percorrere fino a 77 km”.