«Migliorare l’efficienza e studiare l’attuazione di misure per far sentire i clienti più sicuri a tutti i livelli». Queste le intenzioni della Disney per la gestione dei parchi a tema post Covid-19, come sostiene l’amministratore delegato Bob Iger.
Iger in una recente intervista ha parlato della situazione imposta dalla crisi del coronavirus, ritenendo che la sua società sia “fortunata” perché ha abbastanza capitale per rimanere solvente, sebbene abbiano attuato una riduzione dei costi per compensare le perdite attese.
Lo stesso dirigente ha anche annunciato che avrebbe rinunciato allo stipendio per la durata della pandemia e che anche i dirigenti avrebbero, a loro volta, rinunciato a una parte del loro compenso.
Al momento, Walt Disney ha subito notevoli cambiamenti nel suo funzionamento a causa della pandemia ed è stato costretto a chiudere parchi a tema e ritardare la produzione di alcune delle sue serie o film.
«Siamo ottimisti, ma anche realistici. Abbiamo una fiducia a lungo termine nei nostri marchi e nelle nostre attività. Aiutiamo le persone a far sì che si godano la vita e si distraggano dai loro problemi», riflette Iger.
E ha aggiunto: «nello stesso modo in cui ora controlliamo gli zaini, forse nel prossimo futuro dovremmo controllare la temperatura delle persone». Iger ha riconosciuto che la società sta seguendo da vicino ciò che la Cina sta facendo per tornare alla normalità, poiché il monitoraggio della salute delle persone è un aspetto fondamentale.