Si chiamano Zti (acronimo di Zones Touristiques Internationales) e sono le nuove aree regolate da un’apposita legge del governo Macron in cui i negozi potranno aprire anche la domenica. In tutto si tratta di 21 luoghi situati in tutta la Francia, di cui 12 solo a Parigi e nella sua regione.
L’obiettivo della legge, risalente ormai all’agosto di tre anni fa, è quello di promuovere le attività economiche, permettendo a tutti – grandi magazzini e piccoli esercizi -–di svolgere la loro attività anche nei giorni festivi, e la sera fino a mezzanotte, sulla base di un accordo con le autorità che prevede, in cambio, lo svolgimento di funzioni di volontariato o il pagamento di un canone.
In particolare, nella capitale francese, l’estensione delle nuove disposizioni riguarderà tre zone strategiche per i flussi turistici della Ville Lumière come il Palazzo dei Congressi (XVII arrondissement), gli Champs-Elysées Montaigne e Bercy-Saint Emilion (XII arrondissement), che si vanno ad aggiungere alle 12 già funzionati (tra le altre: Beaugrenelle, Haussmann, Le Marais, Les Halles, Montmartre, Saint Germain), e alle 9 distribuite in tutto il Paese transalpino (come, ad esempio, Antibes, Cannes, Deauville, La Baule, Nice).
Adesso, sempre per restare a Parigi, i progetti parlano di estendere ulteriormente le Zti a un quartiere particolarmente “caldo” sotto il profilo turistico come Odéon/Saint-Michel.
Secondo un sondaggio riportato dall’Observatoire des Zti riferito al 2017, nelle zone parigine che già erano state interessate dal provvedimento, il 32,3% dei negozianti aveva approfittato della legge, contro il 28,2% di un anno prima.