L’ultima notizia, in ordine di tempo, è l’accordo tra Atout France e il Gruppo Air France-Klm per promuovere la Francia sui mercati italiano e greco. Nel frattempo, dal Comitato Turismo della regione di Parigi arrivano dati incoraggianti: la capitale d’Oltralpe, segnata dagli attentati del 13 novembre 2015 e dalla successiva e diffusa paura del terrorismo, ha cominciato a recuperare terreno in termini turistici.
Nel 2017 Parigi, e più in generale l’area che la circonda, hanno registrato 33,8 milioni di presenze alberghiere, lasciando alle spalle i fiacchi risultati dei due anni precendenti. L’aumento su base annua del 9,5% è ancora più pronunciato per i clienti internazionali (+13,7%) rispetto a quelli francesi (+5,9%). Sono tornati i visitatori cinesi e giapponesi, che avevano evitato la destinazione per motivi di sicurezza, con aumenti del 17,8% (per un totale di 1,14 milioni di pernottamenti) e del 32,8% (425.000) rispettivamente. Gli Stati Uniti continuano a essere in testa alla classifica dell’incoming con 2,4 milioni di presenze l’anno scorso, in crescita del 18,3%, mentre i tedeschi sono cresciuti del 19,5%. I francesi sono, invece, il 42,6% del totale.
Tuttavia, nonostante il tasso di occupazione degli hotel sia in progresso, Parigi non è tornata ai livelli pre-2015, anche sul fronte dell’entrate medie per camera che rimangono inferiori al periodo precedente agli attacchi.
Sul fronte business travel, nel 2017 è stato registrato un aumento dell’7,8% dei pernottamenti generati da viaggi d’affari. Per quanto riguarda musei e monumenti, sono cresciuti del 9,5% i visitatori del Louvre, del 15,1% di Versailles e del 5,6% della Torre Eiffel.