È Parma ad averla spuntata nella corsa alla nomina a Capitale Italiana della Cultura per il 2020. Ad annunciarlo il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, al Mibact.
La designazione è stata effettuata dalla giuria presieduta dal consigliere del ministro, nonché docente di economia dell’arte alla Bocconi, Stefano Baia Curioni. Parma è stata scelta fra una rosa di candidate che comprendeva Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.
Parma subentrerà a Palermo, Capitale del 2018 e succederà a Matera la Capitale Europea della cultura 2019. La candidatura di Parma prevede 32 progetti: la città ha puntato su produzioni, cantieri, rassegne e una sinergia tra pubblico e privato. La decisione, ha spiegato Franceschini, «è stata presa all’unanimità».