Pasqua e ponti di primavera: tutti i numeri del travel

18 Aprile 11:55 2019 Stampa questo articolo

Saranno oltre 21 milioni gli italiani che sfrutteranno Pasqua e i ponti di primavera per concedersi una vacanza. A dirlo sono i dati di Federalberghi, con il presidente Bernabò Bocca che conferma «una crescita di quasi il 13% rispetto allo scorso anno». 

Positivi anche i numeri di Federturismo, che comunica come per molti connazionali questi viaggi primaverili saranno per la maggior parte domestici, con Napoli, Matera e Palermo al +1% rispetto al 2018. Anche Trenitalia, infatti, conferma il successo del Sud Italia e delle città d’arte come Torino, Venezia, Firenze, Milano e Genova.

«Le feste pasquali e i ponti di primavera, che tradizionalmente aprono la stagione delle vacanze, ci mandano segnali incoraggianti ma sono molti i viaggiatori che trascorrono un periodo di villeggiatura presso le seconde case o ospiti di parenti e amici. Il settore alberghiero parte bene ma mai con il pienone, eccezion fatta per Matera sold out», dichiara Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

Per l’Osservatorio Bit, invece, chi opta per l’estero predilige il Mar Rosso, con mete come Fuerteventura, in Spagna, che sono senza dubbio tra le più popolari. 

INDAGINE FEDERALBERGHI. Il giro d’affari complessivo che ci sarà con la movimentazione di questi 21,3 milioni di italiani sarà di 8,2 miliardi di euro. Per primi, partiranno gli oltre 6 milioni di viaggiatori che concentreranno le vacanze di Pasqua insieme ai 3,6 milioni che faranno una pausa più lunga includendo anche il ponte del 25 aprile e agli 1,6 milioni che potranno rilassarsi per tutto il superponte, fino al 1° maggio.

Guardando solo al ponte del 25 aprile, invece, saranno 3,4 milioni gli italiani in viaggio, con 500mila che combineranno la Liberazione con la festa dei lavoratori. Infine, saranno 6 milioni quelli che partiranno esclusivamente per i giorni attorno al 1° maggio.

A Pasqua l’87% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 13% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno nel nostro Paese saranno le località d’arte (31,1%), il mare (27,6%) e la montagna (14,9%). Una preferenza viene riservata anche alle crociere (2,3%). Per coloro che invece si recheranno fuori dai confini, vincono le grandi capitali europee (72,9%), seguite a stretto giro dalle destinazioni marine in generale (10,2%).

La struttura ricettiva preferita sarà la casa di parenti e amici (28,6%); seguono l’albergo con un 26,1%, i bed & breakfast (15,2%). La vacanza avrà una durata media di 4,5 notti.

Per il 25 aprile l’83% degli intervistati sceglierà l’Italia, mentre il 16,9% opterà per una località estera. Infine, in occasione del 1° maggio, il 91,4% degli intervistati sceglierà l’Italia, con l’8,3% che andrà in una località estera e un marginale 0,3% che è ancora indeciso. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno nei confini nazionali saranno le località di mare (41,2%), le città d’arte (25,5%) e la montagna (11,5%). Tra coloro che invece andranno fuori, il 50,5% sceglierà le grandi capitali europee, seguite dalle località marine in generale (19,2%).

I NUMERI DI FEDERTURISMO. “Per molti connazionali una Pasqua all’interno dei confini nazionali sarà l’occasione preferita per andare a trovare parenti ed amici e per partire alla volta delle nostre principali località di interesse storico-artistico – fanno sapere da Federtuismo – con Napoli, ma anche Matera, capitale europea della cultura nel 2019, e Palermo tra le destinazioni preferite che si avviano a registrare un aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre, si prevedono buone performance anche per la montagna.

Guardando all’incoming dall’estero, Roma, Firenze e Venezia continuano a essere le città d’arte prescelte dai 3 milioni di stranieri che verranno in Italia. Saranno soprattutto americani, francesi e tedeschi. La permanenza media sarà di 4 notti con una spesa di 400 euro a testa.

Infine, gli italiani che andranno fuori staranno tra Londra, Barcellona e Parigi, ma anche in Mar Rosso, dove Marsa Alam e Sharm el Sheikh tornano a essere grandi protagonisti con altissimi tassi di riempimento. Bene anche il lungo raggio con New York, Messico e Caraibi in pole position.

IL FERRAPRILE SECONDO BIT. Gli Italiani sembrano rispettare l’adagio “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Secondo le tendenze che emergono dall’Osservatorio Bit, la Borsa Internazionale del Turismo di Fiera Milano, si distinguono, in particolare, le destinazioni all’estero.

Tra le mete più desiderate e acquistate dai vacanzieri pasquali c’è il Sud del Mediterraneo, con il ritorno del Mar Rosso, una destinazione esotica a pochi chilometri dall’Italia. Anche la Spagna, con Fuerteventura, è tra le mete più popolari del momento.

Verso Israele, poi, si muove un numero crescente di viaggiatori, diretti soprattutto a Gerusalemme, che a Pasqua accoglie i fedeli in preghiera e si anima dei riti di questo periodo.

Oltreoceano affascinano sempre gli Usa, scelti in particolare per il classico tour delle grandi città come New York o per il fascino di California e Florida. I Caraibi, infine, rappresentano una meta molto prenotata durante il prossimo ponte, con Santo Domingo, Cuba e Messico tra le più gettonate.

IL BOOM DI MATERA SECONDO CONFINDUSTRIA ALBERGHI. La nomina a Capitale europea della cultura è stata un’opportunità che Matera ha saputo cogliere, così come è emerso dall’indagine di Confindustria Alberghi che rileva per il settore un tasso di occupazione delle camere superiore al 90% per il super ponte: “segno, questo, che evidenzia l’importanza dei grandi eventi sul territorio come è anche confermato da Venezia, che grazie all’apertura della 58° Esposizione Internazionale d’arte, vedrà un’occupazione superiore all’80%”.

Roma e Firenze si confermano con un dato medio rispettivamente del 75% e del 70%, mentre Milano e Torino al 50-55%.

Sempre rilevante la componente internazionale, che vale mediamente per il 65% delle prenotazioni.

Con la Pasqua alta e i ponti, gli alberghi stagionali inaugurano l’apertura nelle località balneari con un’occupazione al 55% nonostante le incertezze metereologiche.

 

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