Treni pieni da nord a sud, prenotazioni alberghiere condivise fra turismo domestico e internazionale, buon afflusso nonostante la Pasqua bassa e ottimismo per aprile. Ultimo weekend di marzo “lungo” tra spostamenti e prove tecniche in vista dell’estate che verrà.
“ASSALTO AL TRENO”
Nell’uovo di Trenitalia hanno trovato posto in 10 milioni. È il numero di passeggeri che ha scelto il Gruppo Fs per viaggiare a Pasqua, il 5% in più rispetto al 2023. Sud Italia locomotiva delle prenotazioni dei treni a lunga percorrenza, Puglia, Calabria e Campania in cima alla lista delle mete preferite. Numerosi gli italiani che hanno deciso di spostarsi verso le città d’arte come Venezia. Borghi e siti di interesse culturale – in particolare in Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia – mete preferite per chi viaggia con i treni regionali.
Il Frecciarossa notturno, tra nord Italia e Calabria, resta l’ideale per un weekend lungo: partenze da Milano alle 21.20 e da Reggio Calabria alle 22.19. Grazie al FrecciaLink – il servizio integrato treno+bus di Trenitalia che in questo periodo ha potenziato i propri collegamenti – si può raggiungere la destinazione finale acquistando in un’unica soluzione l’intero viaggio. Quest’anno, i viaggi in FrecciaLink sono cresciuti del 90% rispetto al 2022.
Attivi anche 2 FrecciaLink da e per Pompei e Sorrento, mentre sono 10 quelli diretti sulle Dolomiti e in Val d’Aosta per sfruttare l’ultima neve. Diverse le opportunità di viaggio grazie alla vendita combinata treno+bus. Attivo anche il primo Intercity ibrido, che collega Reggio Calabria a Taranto.
IN HOTEL FRA TURISMO DOMESTICO E INTERNAZIONALE
Nonostante lo scetticismo delle associazioni dei consumatori, la Pasqua negli hotel fra turismo domestico e internazionale, porta risultati lusinghieri, in base alla foto scattata da Confindustria Alberghi. In montagna prenotato l’80% delle camere disponibili: clientela soprattutto italiana, ma non mancano gli stranieri provenienti soprattutto da Gran Bretagna, Germania e Danimarca, ma anche Polonia e Repubblica Ceca.
Hanno toccato il 54% le prenotazioni nelle località di mare. Anche in questo caso in testa gli italiani, ma crescono gli stranieri: in primis gli americani, soprattutto nel segmento lusso, francesi e tedeschi. Venezia comanda: prenotate oltre il 75% delle camere disponibili. Roma al 71%, Firenze con il 67%. A Milano prenotato il 56,5% delle camere disponibili.
«I segnali che arrivano aprono le porte a uno scenario incoraggiante – sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – Le aspettative di una festività legata a un turismo tipicamente domestico ci raccontano quanto sia costante il desiderio di visitare le nostre destinazioni anche e soprattutto del pubblico internazionale, che cerca, oltre al lusso, esperienze uniche. Segnali positivi su cui è necessario lavorare in previsione della prossima estate».
CONFCOMMERCIO: “BENE, MA SERVE RIFORMA FISCALE”
Dieci milioni di italiani a Pasqua, altri 8 milioni e mezzo per il ponte del 25 aprile. Sono alcuni dei dati che emergono dal Focus su Pasqua dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg.
La spesa complessiva di Pasqua è di 3,5 miliardi – 350 euro a persona – gli italiani hanno scelto l’Italia nell’85% dei casi. Cresciuti del 12% coloro che hanno scelto di fare 2 pernottamenti a destinazione. Aumentato dall’11% al 15% il popolo dei vacanzieri all’estero: mete principali Spagna, Francia e Austria.
Il mare fa la parte del leone con il 25% di preferenze, seguono le città d’arte, scelte dal 21%, e la montagna, dal 15%. Il 51% opta per un albergo o un b&b, il 30 ne approfitta per riaprire seconde case di proprietà o per andare a trovare parenti e amici. Tanta la voglia di sud: Campania, Sicilia e Puglia – in testa alla classifica – sono meta di 3 intervistati su 10 mentre, tra le regioni del nord, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana – scelte da ulteriori 3 turisti su 10 – distanziano di poco Liguria e Veneto.
«Tra Pasqua e ponti, aprile in crescita per il turismo – osserva il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli – Meteo e tensioni internazionali non hanno penalizzato la voglia di viaggiare degli italiani. E’ necessario, però, sostenere la capacità di spesa delle famiglie, accelerando i tempi di applicazione della riforma fiscale».
I dati di Confcommercio vengono letti in chiave positiva dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè: «Un’ulteriore conferma di un settore in crescita. I numeri, oltre a delineare il buon andamento del turismo domestico, confermano la costante crescita della componente internazionale: un segnale importante, frutto del lavoro e della tenacia degli operatori del settore, ma anche del rafforzamento delle politiche di promozione dell’ultimo anno. C’è sempre più voglia d’Italia e questo è un vantaggio che dobbiamo sfruttare al meglio».