by Fabrizio Condò | 7 Agosto 2024 11:10
La “fase due” è scattata. Nel cuore dell’estate l’operazione passaporti varata da Poste Italiane – nel perimetro di Polis, in collaborazione con il ministero dell’Interno[1] – sbarca nelle grandi città, come annunciato da tempo[2], e dopo il buon esito dell’Agenda prioritaria online del Viminale[3].
Da ieri, infatti, il servizio di richiesta è attivo in 32 uffici postali di Bologna, 32 di Verona e 17 di Cagliari. A settembre, quindi, sarà progressivamente esteso a Roma, Milano, Napoli. Servizio che – ricorda Poste – “è rivolto a residenti e domiciliati nelle tre città, che potranno presentare la documentazione direttamente allo sportello postale senza doversi recare in Questura. Si può presentare richiesta di passaporto anche per i minori”.
Un piano, è bene ricordarlo, scaglionato in più tappe. Prima una fase sperimentale[4], che sulla carta interessava circa 7.000 Comuni sotto i 15.000 abitanti e via via a salire. La pratica, però, ha faticato a seguire la scia della teoria, perché per rilasciare i passaporti gli Uffici devono essere dotati di dispositivo per le impronte digitali, oltre alla formazione ad hoc dei dipendenti. Ma a fine giugno, quindi a quattro mesi di distanza dal lancio del progetto, come riportato da L’Agenzia di Viaggi Magazine, erano appena 122 i piccoli Comuni[5] dove i cittadini potevano richiedere il passaporto alle Poste, vale a dire l’1,75% dei primi 7mila uffici coinvolti e meno dell’1% dei 12.800 totali.
Il motore, però, sta aumentando i giri e, come ha sottolineato l’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante, «Poste Italiane interpreta e coglie ancora una volta le esigenze degli italiani, facendo un investimento per creare servizi che migliorano in modo significativo la vita dei cittadini senza pesare minimamente sulla finanza pubblica. L’avvio del servizio passaporti anche nelle grandi città rappresenta un bell’esempio di collaborazione tra imprese e istituzioni e rende più agevole e semplice il rapporto tra italiani e pubblica amministrazione».
«È un progetto unico che non ha eguali in altri Paesi – nota il direttore generale, Giuseppe Lasco – Dopo il successo ottenuto nei centri più piccoli inclusi nel progetto Polis, abbiamo mantenuto la promessa fatta ai cittadini di abilitare al nuovo servizio i nostri uffici postali entro l’inizio di agosto. Ora, grazie al grande lavoro d’intesa con la Presidenza del Consiglio, il ministero degli Interni e il ministero degli Esteri, richiedere e ottenere i documenti di viaggio in Italia sarà sempre più semplice e comodo».
Ai cittadini – e, di riflesso, al mondo del travel che più volte ha alzato la voce sulla vicenda passaporti[6] – l’ardua sentenza.
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