Potenza dell’agenda prioritaria online. Ad aprile i passaporti si scrollano di dosso la fastidiosa nomea di lumaca e si trasformano in Speedy Gonzales, facendo segnare un rialzo del 38% nei rilasci e del 54% negli appuntamenti.
Morale della favola: il 2024 si lascia alle spalle polemiche e mugugni di pubblico e operatori turistici e si appresta a diventare un anno “memorabile” viaggiando verso il record di 3,4 milioni di documenti rilasciati. Vale a dire il 25% in più rispetto ai 2,726 milioni del 2023 e quasi il doppio degli 1,777 milioni del 2022 e degli 1,673 milioni del 2019, ultimo anno pre Covid. Chi lo avrebbe mai detto dopo i recenti affanni?
Eppure i dati del ministero dell’Interno, riportati dal Sole 24 Ore, parlano chiaro. Grazie al nuovo sistema ideato dal Viminale, il ritorno alla normalizzazione per i passaporti sembra diventato realtà. Scattata il 5 marzo per dieci questure, la sperimentazione per ottenere il documento in 30 giorni funziona ed è stata estesa a tutte le province e ai commissariati.
Siamo passati dai 218.443 passaporti stampati ad aprile 2023 ai 301.674 di un anno dopo, quindi +38,1%. Così come gli appuntamenti dell’agenda ordinaria sono saliti da 230.000 a 320.000, oltre ai 30.000 dell’agenda prioritaria e i 4.500 per chi ha urgenza di averlo in 15 giorni: il totale fa 354.500. Il Viminale sottolinea comunque che la domanda “non accenna a diminuire, complici la ripresa vigorosa dei viaggi internazionali e le difficoltà nel rilascio della carta d’identità elettronica”, altra nota dolente.
Ma chi ha vinto lo scudetto di aprile 2024 tra le 106 province prese in esame? Sprint entusiasmante di Prato, con un significativo +213% di passaporti stampati (da 640 a 2.004), ma volano anche Caserta (+173%, da 1.762 a 4.810), Barletta-Andria-Trani (+156,6%, da 1.015 a 2.604) e Biella (+151,1%, da 454 a 1.140).
Tra i capoluoghi di regione, Campobasso ha fatto segnare il miglioramento più alto in percentuale (+120,4%, da 447 a 985), tallonata da Trento (+103,9%, da 1.618 a 3.299), Venezia (+73,5%, da 2.864 a 4.971) e Napoli (+69,1%, da 8.362 a 14.146). Ricordate Bari, maglia nera in un’inchiesta del Sole 24 Ore a febbraio? Acqua passata, ora c’è un incremento del 37,5% (da 3.313 a 4.554).
Pollice verso per Perugia, tra le poche città in calo per i passaporti rilasciati, da 3.814 a 3.372 (-11,6%). In diminuzione quelli stampati anche a Firenze, -2,9% (identico trend ad aprile), Cagliari (-2,4%, ma nel mese scorso + 13,3%) e Torino (-2%), dove invece da gennaio ad aprile sono cresciuti del 12,6% (da 11.631 a 13.102). Nel complesso, tra gennaio e aprile, i documenti rilasciati risultano sono già oltre un milione, +19% rispetto ai primi quattro mesi del 2023.
Agenda prioritaria a parte, sull’accelerazione passaporti pesa anche il rafforzamento degli organici in diverse questure. Uno step inevitabile dopo le proteste dei cittadini e del turismo organizzato, che per colpa delle lunghe attese ha visto svanire un giro d’affari di 300 milioni di euro.