Patto Alpitour-Beachcomber:
esclusiva su Mauritius
Patto di ferro tra Alpitour World e Beachcomber su Mauritius. Arriva l’accordo di esclusiva sul mercato italiano riguardo gli otto resort della catena sull’isola. Lo annunciano Pier Ezhaya, tour operator chief operating officer del Gruppo torinese, e Sheila Filippi, direttore Italia di Beachcomber Resorts & Hotels. Un corteggiamento iniziato anni fa che ha subito un’accelerata anche grazie alla acquisizione da parte di Alpitour di marchi fortemente legati alla catena mauriziana, come Hotelplan.
«L’accordo si inserisce nella nostra strategia, quella di assicurarci i prodotti chiave sui principali poli turistici – spiega Pier Ezhaya – come già abbiamo fatto in Repubblica Dominicana con Viva Wyndham Resort. Oggi vendere con un modello generalista è come fare un po’ la politica dello scaffale, è diverso dal prendere un impegno economico e morale».
L’accordo in Italia farà da apripista anche all’estero? Al momento sembrerebbe di no. «Si tratta della prima volta nella storia di Beachcomber, non abbiamo mai avviato un discorso di esclusiva con nessun tour operator in nessun mercato, al momento non ci sono altri piani», ha spiegato Sheila Filippi.
Per la catena di resort scegliere Alpitour significa “rinunciare” a una quindicina di operatori partner nel nostro Paese – mentre per il Gruppo italiano finora Beachcomber contava per il 70% dei volumi a Mauritius – ma «Alpitour ci ha insegnato che si può lavorare bene con un tour operator di fiducia», commenta ancora Filippi.
I BRAND NEL DETTAGLIO. Si rafforza dunque il rapporto in esclusiva, partito quattro anni fa con il Victoria Beachcomber Resort & Spa affidato a Viaggidea e proseguito con il Mauricia Beachcomber Resort & Spa, che ha segnato il debutto di Alpitour sulla destinazione.
L’anno scorso è stata la volta del Trou aux Biches entrato nelle proposte Sea Diamond di Francorosso. E ora, col nuovo accordo in esclusiva sul mercato italiano – che partirà dal 1° novembre su tutta la collezione degli otto resort sull’isola – si aggiungeranno il Canonnier Beachcomber Golf Resort & spa, che diventa un Seaclub Francorosso, lo Shandrani Beachcomber Resort & Spa, che diventa Turisanda Club, e a completamento in “semi-esclusiva” anche il Paradis, il Dinarobin e il Royal Palm, che saranno offerti trasversalmente dai brand del Gruppo, ma che resteranno commercializzati anche da un altro tour operator con cui Beachcomber ha voluto proseguire il rapporto.
L’esclusiva (con un accordo che ha valenza formale di tre anni) significa anche che «i marchi coinvolti, quelli con club e villaggi dai quattro stelle, si impegnano a dismettere gli altri hotel programmati a Mauritius nei cataloghi generalisti», specifica Pier Ezhaya. Con un discorso aperto a novità sul fronte Eden Viaggi: anche per l’operatore, infatti, potrebbe arrivare un resort a Mauritius. Si tratta di Les Salines, progetto di nuova costruzione (appena partita) in casa Beachcomber, che dovrebbe essere pronto nel 2020, come annuncia Sheila Filippi.
LA REAZIONE DELLE AGENZIE. Inevitabile chiedere che tipo di reazione ci si attende dalle agenzie: «Ci sarà una parte che dirà che abbiamo messo a segno un grande colpo, ma sicuramente ci sarà anche una parte di agenzie di viaggi che penserà di avere meno scelta. Però, se penso alle destinazioni dove già abbiamo realizzato esclusive di questo tipo dico che alla fine il mercato va dove c’è la domanda. Queste sono le regole del gioco», commenta Ezhaya.
Il Gruppo ha previsto un investimento tra i 200 e i 300mila euro per la promozione e la comunicazione dell’accordo. Quanto agli obiettivi, «puntiamo a realizzare il 15% in più di volumi rispetto a quelli che Beachcomber realizzava finora con i tour operator con cui lavorava», spiega il manager. Si tratta di un prodotto che verrà spiegato al mercato con campagne e azioni di marketing e comunicazione, ci sarà un booking dedicato e che sarà commercializzato attraverso tutti i canali di Alpitour World, quindi sia in agenzia che sul diretto.