Patto Italia-Cina: 164 voli a settimana entro il 2021
Entro l’estate del 2021 saranno 164 i collegamenti aerei settimanali tra Italia e Cina: è il risultato più eclatante del negoziato aereo bilaterale tra l’Italia e la Repubblica Popolare Cinese, siglato a Pechino.
La delegazione italiana, che era guidata dal presidente dell’Enac, Nicola Zaccheo, e dal direttore generale, Alessio Quaranta, con un team di dirigenti e tecnici dell’Ente, ha stilato con i cinesi un memorandum di intesa finalizzato ad ampliare i collegamenti aerei tra i due Stati, a favore dello sviluppo reciproco del turismo e del business.
L’intesa prevede l’incremento della capacità in termini di frequenze passeggeri fino a 164 voli settimanali per parte, di cui 108 con decorrenza immediata, con un incremento di 28 a partire dalla stazione estiva 2021 e di ulteriori 28 a partire dalla stagione estiva 2022; la fissazione di punti di destinazione liberi nei rispettivi territori; un accordo di codesharing domestico su tutti i collegamenti nel territorio dell’altra Nazione.
L’accordo contempla anche un processo di co-terminalizzazione (possibilità di servire con lo stesso volo più scali dell’altro paese), ad eccezione delle principali rotte (Pechino-Shanghai, Pechino-Guangzhou e Shanghai-Guangzhou per i vettori italiani, e Roma e Milano per le compagnie cinesi). Rilevante anche l’intesa nel settore cargo per il trasporto cargo 14 frequenze a settimana con possibilità di operare diritti di traffico di quinta libertà su 4 punti intermedi e su 4 punti oltre.
Legittima soddisfazione espressa dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che ha commentato: «L’Italia diventa la nazione europea con il numero più alto di collegamenti aerei con la Cina, grazie all’accordo siglato da Enac con l’aviazione civile cinese. È un risultato di grande valore che porterà più turismo e più rotte per il made in Italy, nella direzione auspicata da tanti operatori commerciali, e che rinsalda i legami tra i due paesi. La natura stessa dell’accordo, che prevede un incremento della capacità e punti di destinazione liberi sui territori, avrà una ricaduta positiva per diversi scali nel nostro paese. Sono certa che il nostro tessuto economico saprà cogliere l’importanza di questa sfida».
Analoga soddisfazione manifestata dal presidente di Enac, Nicola Zaccheo: «Si tratta di un risultato eccezionale ottenuto grazie al lavoro svolto dall’Enac con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.Con frequenze aeree triplicate su base settimanale tra i due Stati e con la liberalizzazione del numero di città italiane e cinesi che potranno avere collegamenti diretti e in code sharing regionale, nel prossimo triennio si apriranno enormi opportunità di sviluppo commerciale, turistico e industriale.»