Da Fiavet Lazio risposte concrete sui protocollo di sicurezza per i pagamenti Pci-Dss e sul nuovo regolamento Ue sulla privacy. Sul primo fronte, alle adv Iata tocca compilare il Saq – Self Assesstment Questionnaire, l’autovalutazione in ben 120 domande che si conclude con un certificato di conformità. Così, l’associazione regionale guidata da Ernesto Mazzi, nel corso della sua assemblea annuale a Roma, ha sollecitato l’utilizzo di tre strumenti tecnici per consentire alle agenzie di proseguire nelle transazioni con carte di credito.
La prima soluzione è quella prospettata da Iata con la piattaforma Trustwawe con un formulario di autovalutazione in inglese dal costo di 230 euro; la seconda si chiama Travel Technologies e, attraverso una convenzione con Fiavet Lazio, assicura assistenza in italiano e compilazione del questionario, a partire da 500 euro; la terza, più recente, sempre frutto di una convenzione con l’associazione riguarda la piattaforma Advantio con tutor sempre in italiano, al costo di 200 euro.
Il presidente Mazzi ha sottolineato che l’adeguamento delle adv è indispensabile, entro i termini dettati da Iata (che ha prorogato il termine di presentazione della documentazione al 25 aprile prossimo): «Non adeguarsi – ha detto – significa avere l’inibizione all’utilizzo delle carte di credito come forma di pagamento, con una sanzione che scatta dopo quattro istanze di irregolarità accertate. C’è poi da aggiungere che se all’adv viene contestato l’uso fraudolento delle carte di credito, si avvia una investigazione forense che all’agente può costare dai 16mila ai 20mila euro».
Anche per il nuovo regolamento Ue sulla privacy, oggetto della seconda parte di un seminario che Fiavet Lazio ha fatto seguire alla sua assemblea, sono state annunciate una serie di soluzioni pratiche. L’associazione intende elaborare con lo Studio Mazzeo&Lucati, tra i maggiori esperti in materia, una formula a moduli di servizi per le agenzie di viaggi. «Moduli che – come ha spiegato la consulente fiscale Caterina Claudi – terranno conto della dimensione dell’adv, del numero di addetti, della tipologia di attività e del volume di transazioni effettuate. Si tratterà di pacchetti a costi contenuti, che contempleranno la revisione della modulistica, l’eventuale semplificazione e la verifica del sistema informatico». Sul piatto anche un progetto di formazione ad hoc per le adv in materia di privacy. E c’è l’ipotesi di sfruttare il fondo For.Te e la Cotav per ammortizzare almeno in parte i costi per le agenzie.