Ecco perché i pagamenti virtuali fanno risparmiare le aziende
Le soluzioni di pagamento virtuali per i viaggi d’affari non solo sono utili ai viaggiatori e semplificano i processi contabili, ma hanno anche un impatto immediato sui costi diretti. A dirlo è il nuovo white paper di Hrs, Savings Through Transparency, che rivela come il prezzo medio delle stanze d’hotel per i pernottamenti prenotati diminuisce mediamente del 12% in seguito all’introduzione di una soluzione di pagamento virtuale centralizzata. L’analisi è stata condotta su 30mila prenotazioni alberghiere di aziende, divise equamente tra prenotazioni effettuate prima e dopo l’introduzione di una soluzione virtuale.
Con i pagamenti virtuali – dice lo studio – la ricezione e il saldo delle fatture degli hotel per il business travel avviene in maniera centralizzata e senza alcun scambio di documenti cartacei. Risultato: la fattura viene saldata con una carta di credito generata al momento della prenotazione e il viaggiatore non deve pagare in anticipo o elaborare resoconti di spese di viaggio.
Tra i vantaggi diretti di questa pratica, ci sono la riduzione della tariffa media per la prenotazione di una camera (scesa da 112,3 euro a 98,6 euro), la diminuzione dei no-show (dal 4,1% al 3,5%), il maggior ricorso all’advance booking (i viaggiatori hanno prenotato il pernottamento con 2,5 giorni di anticipo rispetto a prima, ovvero 11 giorni prima dell’arrivo anziché 8,5 giorni)
«Lo studio mostra che la trasparenza ottenuta grazie alle soluzioni di pagamento virtuali sembra orientare i viaggiatori verso hotel meno costosi. In effetti, i viaggiatori stanno modificando il loro comportamento e risparmiando denaro senza nemmeno accorgersene. Si apre un nuovo scenario sul tema dei vantaggi del pagamento virtuale, poiché finora l’attenzione è stata rivolta principalmente ai risparmi indiretti», ha commentato Christian Gall, vicepresidente payment solutions di Hrs.