Secondo il Pte 2018, lo studio Foreign Tourist Profile condotto dalla Commissione Peruviana per l’Esportazione e la Promozione del Turismo (PromPerù), il numero di turisti che ha trascorso le vacanze in Perù è cresciuto dell’8% rispetto al 2017, anno in cui i visitatori stranieri hanno raggiunto i 2.524.947.
«Questo studio fornisce informazioni aggiornate e gratuite in merito ai viaggiatori che visitano il Perù, in modo che il settore, conoscendo il suo pubblico, possa progettare prodotti turistici migliori e quindi professionalizzare i propri servizi» ha affermato il Ministro del Commercio Estero e del Turismo, Edgar Vasquez Vela.
Dallo studio emergono anche i cinque dipartimenti più visitati dai vacanzieri: il primo è Lima (68%), seguito da Cusco (51%) e Tacna, al terzo posto (33%). Il ranking delle preferenze turistiche è chiuso da Puno (25%) e Arequipa (22%).
Un altro dato rilevante riguarda la spesa media dei viaggiatori stranieri che è cresciuta da 988 a 1.013 dollari tra il 2017 e il 2018. Questo incremento è stato trainato dalla cosiddetta Generazione Z (dai 15 ai 24 anni), che ha aumentato la spesa da 652 a 955 dollari, e dai Millennials (dai 25 ai 40 anni), con una media passata da 819 a 971 dollari, sullo stesso periodo.
Il Pte 2018 rileva, inoltre, che i viaggiatori hanno soggiornato in Perù per una media di circa 10 notti, visitando all’incirca tre dipartimenti. Nel 2017, la medesima tipologia di viaggiatore ha soggiornato nella destinazione una notte in meno.
Lo studio promosso da PromPerù sarà pubblicato sul portale Turismo In, mettendo a disposizione i dati sulle caratteristiche e il comportamento dei turisti stranieri nel Paese.
Emerge anche il forte utilizzo di internet per le prenotazioni infatti, il 32% dei viaggiatori stranieri ha acquistato il proprio itinerario in questo modo, mentre il 55% ha acquistato sul web almeno un servizio.