by Redazione | 24 Febbraio 2022 15:50
La Russia ha attaccato l’Ucraina e i mercati sono andati completamente in tilt, con le quotazioni di materie prime, energia e metalli alle stelle e le Borse in picchiata.
Come si legge sul Corriere della Sera il prezzo del petrolio sta subendo enormi pressioni, con il Brent che è schizzato sopra i 100 dollari al barile per la prima volta dal 2014. Ma l’invasione russa sul territorio ucraino delle truppe di Vladimir Putin sta mandando in fumo anche 180 miliardi di dollari di capitalizzazione sulla Borsa di Mosca. Inoltre sta peggiorando ulteriormente la Borsa di Milano.
GUERRA IN UCRAINA, STOP A TUTTI I VOLI CIVILI[1]
E ORA LA VARIANTE RUSSIA PESA SUL TURISMO[2]
Nella tarda mattinata del 24 febbraio, specifica il quotidiano economico, le quotazioni del Brent hanno dunque toccato i 105 dollari al barile con un rialzo che si è attestato all’8%. Il Wti, invece, ha raggiunto i 98,67 dollari (+7,11%).
Questo ulteriore balzo in avanti delle quotazioni potrebbe avere un deciso impatto sull’industria del trasporto aereo, con ricadute sul settore turistico in generale. La crisi energetica, già in essere nelle scorse settimane, aveva influenzato il costo del carburante dei voli nel mese di gennaio che – stando al Jet Fuel Monitor [3]– aveva toccato gli altissimi livelli del 2014. Costi che, alla luce degli ultimi sviluppi, potrebbero ulteriormente lievitare.
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