Spiagge semideserte, mare in condizioni ottimali, tariffe alberghiere competitive come non mai e, soprattutto, nessuna traccia di quell’overtourism che negli ultimi tempi aveva offuscato l’immagine della Perla delle Andamane. Due anni di chiusura al turismo causa pandemia hanno restituito un’isola rigenerata, più rigogliosa, pulita e sicura, ma sono stati anche l’occasione per ripensare l’offerta turistica verso un modello più sostenibile, rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.
Non potrebbe esserci momento migliore per visitare Phuket. L’abbiamo verificato di persona durante il Thailandia Expert Fam Trip, che ha dato l’opportunità a due agenti di viaggi che si sono distinti nel programma di e-learning Block Notes Digital, promosso dall’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese in collaborazione con il nostro giornale e con la compagnia aerea Qatar Airways, di essere tra i primi professionisti del travel italiano a visitare la destinazione per proporla nel modo migliore ai propri clienti.
Nonostante l’isola sia in piena ripresa turistica, da luglio 2021, quando è stato lanciato il programma Phuket Sandbox rivolto ai turisti internazionali vaccinati, sono stati registrati circa mezzo milione di arrivi, con un incremento graduale nelle ultime settimane, ma siamo comunque ben lontani dagli oltre 10 milioni di visitatori del 2019.
Per questo motivo, mentre scriviamo, molti alberghi non hanno ancora riaperto, anche se si tratta soprattutto di piccole strutture o city hotel con spazi esterni limitati, mentre i resort più importanti o appartenenti alle grandi catene alberghiere sono quasi tutti operativi. L’impatto di questa situazione si riflette in modo positivo sulle spiagge, che in queste settimane hanno accolto i pochi turisti in condizioni perfette, segno che la natura si è riappropriata dei suoi spazi. Non soltanto le spiagge di Nai Yang, Nai Thon e Mai Khao, che si trovano lungo la costa nord-occidentale all’interno del Parco Nazionale Sirinat, ma anche le più turistiche come Karon, Kata e la stessa Patong, che vantano la maggiore concentrazione ricettiva, sono ancora e inaspettatamente semideserte e in perfetto ordine, come lo erano circa vent’anni fa, agli albori del boom turistico dell’isola.
La vera sorpresa però è Maya Beach, la spiaggia delle Phi Phi Islands resa universalmente famosa dal film “The Beach” con Leonardo di Caprio. Una notorietà pagata a caro prezzo, tanto che questa baia da sogno era diventata l’emblema del turismo “mordi-e-fuggi”. Presa d’assalto dal viavai continuo di barche a motore che gettavano incuranti l’ancora sui coralli e scaricavano fino a 6mila persone al giorno. Chiusa nel 2018, è stata riaperta a gennaio a un massimo di 3mila persone al giorno e solo su prenotazione, con accesso da un molo allestito sul lato opposto dell’isola di Phi Phi Leh, misure che hanno peraltro decongestionato l’intero arcipelago.
È un’emozione impagabile vedere oggi Maya Beach in tutto il suo incontaminato splendore: quattro anni di stop hanno consentito il ripristino del sistema marino, la rinascita dei coralli e il ritorno degli squali pinna nera. Con una simile offerta balneare, l’ultima cosa che ci si aspetterebbe di trovare a Phuket è un parco acquatico.
Invece nel centro dell’isola ha da poco aperto Blue Tree Phuket, la prima Crystal Lagoon della Thailandia. Non un semplice waterpark, ma un centro di attività sportive e relax attorno a una piscina di 16mila metri quadrati con scivoli per adulti e bambini, canoe, spiaggia di sabbia, skate park, mountain bike trail, crossfit trail, frisbee trail e l’attrazione dell’unica zipline sull’acqua dell’isola. Non mancano poi ristoranti, bar e un’arena per concerti. Blue Tree Phuket è un’alternativa valida e sicura alla spiaggia nella stagione dei monsoni, che va da maggio a ottobre, quando il mare non è praticabile o troppo pericoloso a causa delle correnti forti e persistenti.
Ogni momento dell’anno è, invece, buono per visitare la Bang Rong Community e fare una full immersion nello stile di vita e nella cultura di una comunità agricola musulmana locale, partecipando alle attività del villaggio. Si comincia con un workshop di pittura su batik, per poi andare nei campi a raccogliere ananas, provare a estrarre il lattice dall’albero della gomma e assistere alla sua lavorazione, cimentarsi nella raccolta delle noci di cocco direttamente dalla palma. Infine, gustare un pranzo tradizionale nel ristorante della comunità affacciato su un idilliaco stagno ricoperto di fiori di loto.
Si basa sulla produzione sostenibile dei piccoli coltivatori locali di canna da zucchero anche l’attività della Chalong Bay Distillery, fondata un paio di anni fa da due imprenditrici francesi che hanno importato dal Paese d’origine l’arte della distillazione del rum. La visita, con immancabile degustazione finale, svela le varie fasi di produzione del distillato che viene aromatizzato con spezie ed erbe locali che gli conferiscono fragranze inconfondibilmente tropicali.
PAROLA AGLI AGENTI. «Indimenticabile. Non me l’aspettavo» In viaggio c’è Alice Borsarelli di Sharewood, che afferma: «Ho scoperto una Phuket che non mi aspettavo. Ho apprezzato la giornata con la comunità di Bang Rong, un modo perfetto per entrare in contatto con la cultura locale. Indimenticabile». C’è anche Luca Roggero di Bluvacanze Chiavari: «Questo viaggio – dichiara – è stato molto utile per scoprire attività meno usuali. Meravigliosa Phi Phi islands senza overtourism».
MARKETING. Realizzato con il supporto di Qatar Airways, il Thailandia Expert Fam Trip è stato concepito in linea con “Visit Thailand Year 2022: Amazing New Chapters”, la nuova campagna di marketing dell’Ente del Turismo che punta a far scoprire aspetti nuovi e inediti anche delle destinazioni più popolari, per vivere la Thailandia in modo eco friendly e sostenibile. Obiettivo è la creazione e promozione di esperienze di viaggio innovative, in risposta a tendenze in crescita come il turismo di comunità, sportivo, gastronomico, del benessere, per favorire una ripresa turistica più forte, responsabile e inclusiva.
Qatar Airways, nominata “Migliore compagnia aerea del mondo 2021”, opera voli giornalieri per Phuket da Roma e Milano attraverso il suo hub di Doha. Grazie alle opzioni di flessibilità, è possibile utilizzare il biglietto fino a due anni dalla data di emissione, con cambi illimitati che consentono di modificare la data e la destinazione del viaggio nella stessa classe di prenotazione senza penali (applicando differenze tariffarie).
Per dare ulteriore impulso agli arrivi internazionali – per cui dall’inizio del mese di maggio è stato finalmente revocato l’obbligo di test molecolari e quarantena – l’Ufficio Tat di Phuket ha lanciato l’iniziativa Phuket Great Time, rivolta ai turisti domestici e stranieri: valida fino al 30 settembre, prevede sconti e offerte speciali su hotel e un’ampia gamma di servizi turistici.