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Pianeta “paperoni”: chi sono e cosa vogliono i viaggiatori altospendenti

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Prosegue a ritmo sostenuto il recupero delle performance turistiche degli italiani rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia. Come rilevato a marzo scorso dall’Istat, nel 2023 sono stati fatti circa 52 milioni di viaggi per 323 milioni di pernottamenti. Un’indagine commissionata da Accor a One Pol, condotta su 8mila viaggiatori europei tra cui gli italiani, ci dice che più della metà degli intervistati, il 54%, per viaggiare nel 2024 può contare su una maggiore capacità di spesa rispetto allo scorso anno, mentre solo l’11% prevede un budget inferiore.

Il nostro Paese, però, fa in realtà in parte eccezione, perché emerge come il meno fiducioso sulla propria propensione a spendere fra quelli coinvolti. Tuttavia emergono segnali incoraggianti: ben il 44% dei connazionali prevede un aumento del budget quest’anno. E qui dentro rientrano anche quelle famiglie altospendenti che come dichiarato da Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti, «non attraversano particolari difficoltà, ma sono consapevoli e certamente attentissime a ciò che spendono rispetto ai servizi che gli vengono proposti, che devono essere selezionati, di qualità e molto spesso tagliati su misura con uno sguardo importante sulle destinazioni di lungo raggio».

ELDORADO MALDIVE

Bawe Island – Azemar

Chi in Italia può permettersi il lusso di spendere tanto quando viaggia, si concentra dunque soprattutto sull’estero. Destinazione per eccellenza tra gli italiani sono le Maldive. «Parliamo di un arcipelago senza tempo, su cui noi lavoriamo anche con il nostro marchio di proprietà The Cocoon Collection, che in portfolio possiede il nuovo Joy Island sull’atollo di Malè Nord, aperto a settembre 2023 e amatissimo dalle famiglie – ci ha raccontato Loris Giusti, direttore commerciale di Azemar, t.o. italiano che sull’Oceano Indiano vanta un’esperienza di oltre trent’anni – Per il Joy, ad esempio, la famiglia che lo sceglie può contare sulla gratuità del soggiorno dei ragazzi fino a 16 anni. Questo ci consente di andare incontro a queste famiglie su cui si rigetta il caro voli, anche se per core business noi facciamo volato di linea e riusciamo a garantire buoni prezzi così come accade per la garanzia che tutela dalle oscillazioni euro-dollaro».

Ma le famiglie altospendenti italiane, però, scelgono anche Mauritius, Emirati o Zanzibar in Tanzania, dove Azemar il 1° giugno aprirà il Bawe Island per il target luxury: «Sorge su un’isola di 30 ettari, molto grande e dove si trovano solamente 70 ville – ha aggiunto Giusti – C’è la pista per gli elicotteri, una piscina privata solo per bambini e il trasferimento da Stone Town in taxi veneziano in mogano: le vendite stanno andando bene e qui le famiglie che prediligono il lusso trovano una soluzione ideale».

MONTAGNA STELLATA

Intrattenimento in famiglia – Falkensteiner Hotels & Residences

Quello a cui ambisce la famiglia tipo italiana, che conta su un buono ed elevato potere d’acquisto, non è il viaggio fine a se stesso. Oggi i genitori desiderano che le vacanze dei loro figli non siano solo divertenti, ma anche significative. Ce lo hanno spiegato da Falkensteiner Hotels & Residences, che si è inventato il programma Falky Ranger interamente dedicato all’animazione per bambini, molto apprezzato poiché combina il gioco con momenti educativi e di sensibilizzazione su temi come la sostenibilità e il rispetto degli ecosistemi.

«Per quanto riguarda le destinazioni, quest’anno abbiamo notato una forte richiesta per quelle montane – dichiara il ceo Otmar Michaeler – Il Family Resort Lido di Casteldarne a Bolzano sta ad esempio performando molto bene, seguito poi dal Falkensteiner Resort Capo Boi a Villasimius, a Cagliari. Sul mercato internazionale, invece, assistiamo a una forte richiesta per il Punta Skala in Croazia». Il gruppo austriaco (in piena Summer Campaign) conferma, inoltre, una capacità di spesa più elevata rispetto al passato, che ha portato a un ulteriore upgrade delle strutture.

LA QUALITÀ DEL TEMPO

Un altro elemento cruciale è la qualità del tempo speso in vacanza. «Per questo si richiedono le esperienze – ha aggiunto il ceo di Falkensteiner Hotels & Residences – attraverso cui si vive la natura circostante, si impara a riconoscere le specie vegetali e animali e, di conseguenza, a rispettarle e a sviluppare una consapevolezza maggiore nei confronti dell’ecosistema, questo oggigiorno è importantissimo. Inoltre, le autentiche esperienze locali sono sempre molto apprezzate dalle famiglie. Una cena in una casa tradizionale sarda con gli abitanti del luogo, oppure un tour tra i produttori locali più particolari e di
nicchia tra le montagne dell’Alto Adige sono le richieste più comuni». Quanto ai mesi scelti, senza dubbio luglio e agosto sono i più gettonati. «Giugno non è più considerato un mese forte come era in passato, soprattutto a causa delle condizioni meteorologiche dell’anno scorso», ha concluso Michaeler.

FEDELI ALLE AGENZIE

L’agenzia di viaggi Sette Leghe di Albano Laziale, guidata da Barbara Baldini, conta circa una decina di famiglie altospendenti nel portfolio clienti. «Scelgono prevalentemente l’estero, per quest’estate optano per Maldive, Mauritius, Giappone e Stati Uniti – ha commentato l’agente – In media sono nuclei familiari da quattro persone, per questi viaggi spendono sui 15mila euro e anche qualcosa in più, mentre per l’Italia prediligono la Sardegna con strutture di livello che non siano necessariamente villaggi. In questo caso stiamo sui 9mila medi a famiglia; sono clienti fedeli su cui ci sono anni di lavoro alle spalle».

Per Daniele Moretti di Astro Viaggi a Roma «parliamo di clienti complessi, per cui è complicato definire un budget preciso perché per certi versi può essere infinito. La famiglia altospendente è un cliente che devi aver fidelizzato molto bene perché è attratta da strutture che di sovente sono di facile raggiungimento diretto. Quando sceglie l’agenzia è perché nella sua visione di lusso c’è anche il servizio di un professionista. Chi ha un elevato potere d’acquisto chiede qualità, è pretenzioso e così come è difficile fidelizzarlo è facilissimo perderlo. I soldi non glieli regala nessuno, ha con- sapevolezza e in agenzia di viaggi vince sempre la trasparenza».

Le due foto all’interno dell’articolo sono state inviate da Azemar e Falkensteiner

 

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