Piano Lufthansa anti crisi:
tagli e ricapitalizzazione
Un piano imponente di tagli, ricapitalizzazione e investimenti per uscire fuori dalla tempesta Covid che ha travolto tutto il settore aereo e in particolare le compagnie legacy. Lufthansa, dopo un anno e mezzo di pandemia, tenta un’ennesima sterzata per salvaguardare il futuro del Gruppo tedesco, vista anche l’insufficienza delle misure del 2020: ovvero 9 miliardi di euro di aiuti (quasi la metà di prestiti) e l’ingresso dello Stato tedesco con il 20% delle quote aziendali.
La linea, già anticipata nel recente Annual General Meeting, è ormai tracciata ufficialmente: la redditività tornerà solo attraverso una trasformazione che farà di Lufthansa una compagnia aerea più snella, con meno personale e meno aerei, con un ulteriore aumento di capitale e la sostituzione dei vecchi aeromobili con nuovi velivoli più performanti e che consumano meno.
«È il momento di guardare avanti con fiducia», sostiene il ceo Carsten Spohr, presentando gli obiettivi di medio periodo della compagnia, ma il primo passo è proprio quello di tagliare i costi di circa 3,5 miliardi di euro entro il 2024. La metà dei risparmi dovrà inoltre essere raggiunta già entro la fine di quest’anno. In sostanza, però, questo vuol dire un risparmio di 1,8 miliardi sul personale entro il 2023. Non sono bastati quindi i tagli di quasi 26mila lavoratori nel corso degli ultimi 15 mesi, visto che il colosso tedesco prevede almeno 10mila nuovi esuberi attraverso un mix di accordi collettivi sui pensionamenti, dimissioni volontarie e licenziamenti.
Via libera, poi, alla ricapitalizzazione da 5,5 miliardi di euro: operazione che sempre secondo Spohr dovrebbe servire a recuperare la «stabilità finanziaria dopo un anno turbolento», ma in sostanza servirà anche a ripagare proprio i finanziamenti ottenuti dallo Stato nel corso del 2020.
Il Gruppo si concentrerà, infine, su aerei più moderni con un minor consumo di carburante. Se ad oggi, infatti, Lufthansa ha ritirato 115 aerei ormai vecchi, allo stesso tempo ha annunciato l’acquisto di dieci nuovi aerei per le operazioni di lungo raggio. Nel dettaglio la compagnia aerea ha ordinato cinque Airbus A350-900 e cinque Boeing B787-9.
Ma entro il 2023 il Gruppo tedesco prevede di ritirare altri 150 aeromobili, soprattutto sul lungo raggio, (Airbus A380, 340-300 e -600; A330-200; Boeing 747-400, 777-200 e 767-300) puntando invece su 6 tipi di aeromobili: Boeing 747-8, 777-9, 777-300, 787-9 e Airbus A330-300 eA350-900. Nell’ambito del programma di rinnovo della flotta, il gruppo tedesco prevede il ritorno alla crescita della flotta a partire dal 2024 con la consegna di 175 nuovi aeromobili in totale entro il 2030.
Intanto, però, i trend delle prenotazioni di maggio e inizio giugno restituiscono un po’ di ottimismo a Francoforte. I numero, infatti, sono raddoppiati rispetto al periodo marzo-aprile e Lufthansa prevede di trasportare a giugno il 30% dei passeggeri che trasportava pre-Covid, arrivando fino al 55% in agosto.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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