Pil in volata: Italia più veloce di Germania e Francia (grazie al turismo)

Pil in volata: Italia più veloce di Germania e Francia (grazie al turismo)
31 Maggio 13:09 2023 Stampa questo articolo

Il Pil in Italia del primo trimestre 2023 corre più di quello di Germania e Francia. Lo comunica l’Istat. Corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, il Pil è infatti stato rivisto al rialzo dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell’1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022.

Un risultato al quale ha contribuito anche la forte ripresa dell’industria del turismo dopo gli anni di pandemia e certificata dai dati diffusi da Demoskopika, che prevedono numeri in forte crescita per l’estate, anche rispetto al periodo pre Covid. Lo stesso ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha più volte ribadito che obiettivo prioritario del governo sia quello di far diventare il turismo la prima industria italiana: in quest’ottica, a inizio aprile, è stato trasmesso alle Camere il Piano strategico per lo sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027.

Proprio l’Istat ricorda che le prime stime diffuse a fine aprile indicavano una crescita congiunturale inferiore, pari allo 0,5%, e una tendenziale dell’1,8%.  Non è tutto oro quel che luccica però: l’inflazione, infatti, resta alta – all’8,3% ad aprile – e gli stipendi non sono adeguati.

Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% in Francia, mentre è diminuito dello 0,3% in Germania. In termini tendenziali, invece, la crescita degli Usa è stata dell’1,6% e dello 0,8% in Francia, con una diminuzione dello 0,2% in Germania. Globalmente il Pil dei Paesi della zona euro segna un +0,1% rispetto al trimestre precedente e +1,3% in confronto al primo trimestre 2022.

Alla luce dei dati del primo trimestre, l’Istat fa sapere che la crescita acquisita del Pil italiano per il 2023 – che si otterrebbe cioè se nei successivi tre trimestri la variazione fosse nulla – è pari a +0,9%. La stima di oggi indica un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a quella di aprile, +0,8%.

Un dato molto confortante, secondo il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che sottolinea come «per il Pil siano state superate le attese e per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergano su un aumento del prodotto intorno all’1%». Visco osserva ancora che questi sono «segnali incoraggianti che vanno rafforzati, superando quei ritardi che ancora impediscono alla nostra economia di dispiegare appieno le proprie potenzialità: per l’inflazione serve uno sforzo congiunto di imprese, lavoratori e governo». Una cosa però è certa, nota il governatore di Bankitalia: «Nell’affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, così come nell’uscita dalla pandemia, l’economia italiana ha mostra una confortante capacità di reazione».

Uno scenario, dunque, che si profila positivo e che era già stato letto in anticipo da Giovanni Tamburi, figura di spicco della finanza con la sua Tip, la merchant bank italiana che controlla Alpitour. In un’intervista rilasciata di recente a Veritaeaffari.it, Tamburi aveva già negato l’idea di un’Italia in recessione. «Anzi – aveva dichiarato – l’Italia continuerà a crescere molto, i  banchieri centrali non hanno capito niente. Come dimostrano le previsioni rilasciate dalla Ue, il futuro dell’economia italiana è anche migliore di quanto ha previsto il governo. Il pessimismo nasce dal fatto che disegnare scenari catastrofici appare come un esercizio di pensosa e attenta riflessione sulla realtà, mentre l’ottimismo viene scambiato per superficialità».

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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