Di particolare importanza l’analisi dell’offerta dalla quale sono emersi con chiarezza gli spazi ed il potenziale di miglioramento di quattro elementi essenziali per lo sviluppo turistico di Pomezia: raggiungibilità, attrattori, ospitalità e servizi. Sulla viabilità, benché sia costantemente al centro del dibattito locale, è emerso che Pomezia è un comune relativamente raggiungibile sia in automobile che in treno. La viabilità stradale, garantita essenzialmente dall’asse della Pontina, pur con le sue criticità, è veloce ed agibile da ogni tipo di mezzo. A questa si aggiunge la Via Laurentina in via di allargamento. La stazione ferroviaria, per quanto lontana dai centri abitati e dagli attrattori, è ampiamente servita da Trenitalia, e offre un servizio rapido ed economico di collegamento con Roma. Per quanto concerne gli attrattori, la costa con le sue qualità non solo balneari, il museo ed i siti archeologici, il parco tematico di Zoomarine e gli altri limitrofi, rappresentano certamente un sistema di primo livello anche in una prospettiva internazionale.
La prossimità con Roma costituisce un po’ la delizia, ma insieme anche la croce del territorio. Il terzo elemento, la ricettività, depone ampiamente a favore della città. La capacità alberghiera di Pomezia di accogliere turisti è di prima qualità. Accanto a questa si pongono anche altre soluzioni ugualmente interessanti (campeggi, seconde case, b&b, ecc). Per quanto concerne, infine i servizi, la stessa dimensione urbana garantisce un buon livello degli stessi, per quanto concentrati in alcuni punti topici (centro storico, lungomare, asse viario mare-Castelli, centri commerciali), che non coincidono con le strutture ricettive. Questo vale sia per l’intrattenimento (con Zoomarine e Cinecittà World a rappresentarne le punte avanzate anche per quanto riguarda una clientela regionale), che per la ristorazione (molto diffusa) oltre che per lo shopping (che vede nell’outlet un luogo di attrazione anche internazionale).
«L’Osservatorio – ha dichiarato Stefano Landi, presidente della Sl&a – ha evidenziato che la città ha tutte le carte in regola per diventare destinazione turistica: negli ultimi 10 anni le strutture ricettive sono cresciute del 47% mentre la media italiana è a valore negativo e quella regionale cresce ma solo del 16%. A Pomezia si riscontra un sistema ricettivo in buona salute e relativamente florido, in particolare vocato al segmento Mice (meeting, incentive, congressi e business), ma non solo, perchè i segmenti di pubblico che frequentano il territorio di Pomezia sono diversificati: le famiglie a Zoomarine, il centro storico visitato da più della metà dei turisti, i gruppi e le coppie che apprezzano la visita al Museo Archeologico Lavinium. Per non parlare delle altre risorse, prime fra tutte Torvajanica e il Borgo di Pratica di Mare. Pomezia – ha detto infine Landi – dimostra un grande punto di forza su cui fare leva: quasi il 60% dei turisti ci sono già stati almeno una volta, e si tratta di un altissimo grado di fedeltà, un patrimonio tutto da sfruttare».