Non un buon ponte dell’Immacolata per il turismo di Roma, ancora sotto stress per via delle nuove restrizioni causate dal Covid e dalla sua variante Omicron che ha costretto a casa tanta gente compresi i turisti stranieri, che in tempi di normalità prendono praticamente d’assalto la Capitale italiana e le sue strutture alberghiere.
Conti alla mano, così come riportato da La Repubblica, l’occupazione degli hotel in centro è stata tra il 65% e il 75%, percentuali ben lontane dal 95% (con picchi del 100%) di stanze occupate per il ponte di Halloween.
«Le aspettative, ammettiamolo, erano diverse», ha commentato Daniele Brocchi, direttore regionale Assoturismo Confesercenti.
«A vedersela peggio – ha spiegato Giuseppe Roscioli di Federalberghi – sono stati e sono tutt’ora gli hotel lontani dal centro storico. Basti pensare che per quelli in zone semicentrali, come Parioli o Monteverde, il livello di presenze è sotto il 50%».
Guardando al Natale, «le prenotazioni procedono a rilento – ha commentato Roscioli – Prima della pandemia, dall’Immacolata al Capodanno, le strutture in questo mese erano piene, ma ora siamo penalizzati su ogni fronte e a causa dei contagi in risalita c’è l’incognita della colorazione delle regioni».
«I romani – ha concluso Brocchi – anche quest’anno partiranno per le seconde case in Toscana, Umbria e Abruzzo».