by Fabrizio Condò | 7 Giugno 2023 12:09
Nomine e contestazioni. La sagoma del Ponte sullo Stretto[1] si comincia a intravedere tra il nuovo consiglio di amministrazione, che sarà guidato da Pietro Ciucci, e il lancio di carta igienica al suo mentore più convinto, il vicepremier Matteo Salvini, preso di mira dai manifestanti contrari all’opera a margine di un convegno organizzati dalla Cisl a Messina. E pensare che è stato proprio il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ad annunciare con soddisfazione che i lavori scatteranno giusto fra un anno, nell’estate del 2024: sarà il ponte a campata unica più lungo del mondo, già paragonato – sempre da Salvini – alla cupola del Brunelleschi, e sarà pure green, a fronte di spesa che, a bocce ferme, è già salita in 12 anni da 8,5 a 13 miliardi di euro.
Ai contestatori che urlavano «fuori Salvini da Messina», lui ha risposto che «il Ponte creerà 100.000 posti di lavoro e non ci saranno più migliaia di traghetti a inquinare il mare, ma ci saranno treni che non inquinano e ci saranno meno immissioni in acqua». All’evento erano però assenti gli amministratori locali, c’erano invece il governatore Renato Schifani e l’ad del Gruppo Fs, Roberto Occhiuto. «Il Ponte sullo Stretto – ha declamato Salvini – unirà finalmente l’Italia dopo 50 anni di chiacchiere, ma è una giornata importante perché nascerà la Società Stretto di Messina che avrà l’onore di portare a termine l’opera più green del secolo».
E allora conosciamo più da vicino i connotati di questa nuova società, dopo che l’assemblea dei soci ha nominato il nuovo cda e approvato lo statuto. A guidare la Spa, come detto, sarà Pietro Ciucci, scelto come amministratore delegato e presidente di Anas dal 2006 al 2015: era già stato a capo della Società dello Stretto dal 2002 al 2013, quando venne chiusa. Il presidente è Giuseppe Recchi, in passato ai vertici di Eni e Telecom. Le nomine erano note da qualche settimana, dopo che il Parlamento alla fine del mese scorso aveva varato il decreto salva–Ponte del 31 marzo 2023. È una società totalmente pubblica, con la partecipazione di Rfi, Anas, Regione Siciliana e Regione Calabria e per una quota non inferiore al 51% di Mef e Mit.
Pwr quanto riguarda i dettagli, la lunghezza della campata centrale sarà di 3.300 metri con una larghezza dell’impalcato di 60,4 metri. Sei le corsie stradali previste – tre per ogni senso di marcia compresa quella di emergenza – e due binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno.Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter.
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