Ponti di primavera, 14 milioni in viaggio: stravince l’Italia
Piccoli borghi e città d’arte saranno tra le mete preferite degli italiani che si regaleranno un mini break vacanziero per i ponti di primavera, analizzati anche qui. È la previsione contenuta nell’indagine congiunta realizzata dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e Ismea.
Nel dettaglio, nonostante le avversità legate al meteo avverso e alla situazione geopolitica alquanto complicata, oltre al fattore rincari, sono circa 14 milioni di italiani in partenza: di questi, il 56% si prepara a 2-3 giorni di vacanza, il 23% farà soltanto un giorno e senza pernottamento, il 17% arriverà a una settimana intera e il 4% andrà anche oltre i sette giorni. In sostanza, soltanto il 33% non ha intenzione di muoversi da casa. Quanto al budget a disposizione per la vacanza di fine aprile e inizio maggio, rispetto allo stesso periodo del 2023, è invariato per il 54%, leggermente superiore per il 21% e molto superiore per il 5% degli intervistati.
L’Italia rimane la meta più gettonata, pochi andranno all’estero (meno del 13%). Tra le destinazioni, le città d’arte e i piccoli borghi svettano in classifica davanti alle località di mare, con un buon risultato anche per le aree rurali. A seguire collina, montagna e lago. Al sud, per esempio, secondo l’indagine Aite-Ismea, l’appeal del mare è superiore di ben 6 punti percentuali alla media. Tra i più giovani, invece, il fascino dei borghi e delle città d’arte non ha eguali, mentre il mare regna incontrastato tra le scelte della fascia 35-44 anni.
GLI ITALIANI PREFERISCONO L’ITALIA
Anche Federturismo ribadisce: gli italiani preferiscono l’Italia. Le prenotazioni registrano una crescita dei ricavi dell’8% sul 2023 e la quasi totalità delle destinazioni coinvolte evidenzia un trend positivo. Il tasso di occupazione in città come Roma supererà ampiamente l’80%, con un incremento del 4% rispetto all’anno scorso e un ritorno consolidato di americani, cinesi, francesi e spagnoli. Le destinazioni più richieste sono Venezia, con oltre il 90% delle camere prenotate, e Napoli.
L’attività enogastronomica preferita dal turista in primavera è il godimento del paesaggio rurale (30%), a conferma di una tendenza europea che si è rafforzata dopo la pandemia e per la necessità di interrompere la routine lavorativa con un’esperienza di immersione nella natura lontani dal caos. A seguire troviamo le esperienze di degustazione nei ristoranti, particolarmente apprezzate dai giovani di età compresa tra i 25 e 34 anni, e la partecipazione a eventi enogastronomici. I rappresentanti della Gen Z sono più propensi a esperienze insolite, come le Spa a tema vino e olio o le esperienze attive.
L’auto rimane il mezzo prediletto nei prossimi ponti (63%), seguito a grande distanza da treno (17%), con i più giovani (18-34) che si mostrano maggiormente propensi verso modalità alternative al mezzo privato.
TRENI, AVANTI TUTTA
E sono più di 17 milioni le persone che hanno scelto Trenitalia in questo periodo. Quasi la metà – il 47% – ha acquistato il biglietto attraverso i canali digitali, +5% rispetto al 2023 su sito e app, con una crescita del 2,5% rispetto allo scorso anno. Firenze, Napoli, Roma e Venezia trainano le prenotazioni sia per chi viaggia su Frecce e Intercity, sia per chi sceglie Regionale Tra le mete estere più apprezzate c’è la Svizzera. Puglia, Liguria, Sicilia e Calabria le regioni più gettonate da chi vuole andare al mare. Un incremento, quello dei viaggi in treno, analizzato anche dal portale Trainline.
Il 25 e 28 aprile e il 1° maggio, lungo la costa Adriatica, saranno attivati due collegamenti in più tra Milano e Pescara e viceversa. Inoltre, il 24 e 28 aprile e il 1° maggio tornano anche i Frecciarossa notturni tra Milano e la Calabria. Dal 20 aprile al 5 maggio disponibili 2 collegamenti FrecciaLink – il servizio realizzato con autobus dedicati in connessione con le Frecce – da e per Pompei e Sorrento, con partenze da Milano, Reggio Emilia Av, Bologna, Firenze e Roma.
«L’eccezionalità del ponte lungo – osserva Roberta Garibaldi, presidente Aite – spinge gli italiani a viaggiare e scoprire i piccoli borghi, territori ricchi di fascino e storia, meno affollati e più accessibili economicamente, oltre che alle città d’arte. Il paesaggio rurale si conferma fra le esperienze più desiderate, un driver che deve e può creare valore economico, sociale e culturale per le aree interne. È auspicabile ripensare i modelli di sviluppo, dai trasporti alle figure professionali che lavorano sul territorio, come la necessità di organizzare il sistema. I dati ci confermano le differenze generazionali, che devono spingere destinazioni e operatori a segmentare e personalizzare sempre più l’offerta».