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Porto di Fiumicino, la “bocciatura” del ministero della Cultura

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“Questo porto non s’ha da fare…” Il “varo” del nuovo porto di Fiumicino per l’attracco di maxi navi da crociera, annunciato nei mesi scorsi, rischia lo stop per il veto del Mibact che – insieme al ministero dell’Ambiente – deve dare il suo parere sul Via (Valutazione Impatto Ambientale, passaggio chiave per iniziare i lavori.

Il progetto della Waterfront srl, fortemente voluto dalla società capo cordata Royal Caribbean, sembrava avviato all’attuazione con una tempistica che considerava addirittura possibile un suo primo utilizzo verso la fine del 2025; una tabella di marcia piuttosto serrata e impostata per consentire una prima fase di rodaggio proprio durante l’evento giubilare.

Ma la nota del Mibact che definisce la documentazione presentata dalla Waterfront “gravemente carente e con palesi criticità” rischia di bloccare tutto. Nel documento Mibact si legge testualmente che “il progetto risulta gravemente carente in termini di connessioni visive e funzionali con il comparto paesaggistico in cui si inserisce”.

Nello specifico, le carte presentate – sempre secondo le valutazioni dei tecnici del Mibact – disegnano un’opera di grande impatto slegata dal territorio, come sottolineano i tecnici del ministero, in cui non risulta verificata la compatibilità con il Ptpr (Piano territoriale paesaggistico regionale), il Piano regolatore portuale e la Convenzione urbanistica, e di cui non si valuta l’impatto “cumulativo”, con gli altri progetti infrastrutturali sul territorio; a partire dall’aeroporto e dagli altri porti che insistono su quel tratto di costa, per non parlare delle diramazioni stradali. Anche se non è una bocciatura, la presa di posizione del Mibact obbliga la Waterfront a rivedere i suoi piani, predisporre documentazioni più accurate e, di fatto, ritardare la tempistica. Ci sono poi le associazioni di ambientalisti e comitati di zona che plaudono ai rilievi sollevati dal Mibact, che di fatto avvalorano la loro netta opposizione alla realizzazione  dell’opera.

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