Potere dei social, Phocuswright: “Influenzano il 65% dei viaggiatori”
Ben il 65% dei viaggiatori, oggi, sono influenzati nelle scelte e nelle prenotazioni dai social media, diventati ormai dei veri e propri “booking influencer“. È quanto rivela uno studio di Phocuswright, che ne evidenzia la costante evoluzione del ruolo nei viaggi: non più semplici fonti di informazioni e suggerimenti, ma “bussole” nelle prenotazioni. C’è dunque un significativo impatto dei social media nel processo decisionale, grazie alla ricchezza dei contenuti delle piattaforme che non si limitano poi a informare, ma orientano e dettano scelte.
Di sicuro interesse anche i dettagli della ricerca, che evidenzia quanto sia spiccata la “conversione“: quasi due terzi dei viaggiatori sotto i 55 anni (poco meno del 70%) che ha utilizzato i social media per pianificare il viaggio, all’atto pratico ha effettuato un acquisto o ha visitato una destinazione in base ai contenuti dei social media stessi, insieme al 53% degli over 55, sempre più in confidenza con questi strumenti online.
Ma c’è di più. Oltre essere fonte d’ispirazione, i social media vengono infatti utilizzati per la pianificazione attiva del viaggio e il 39% degli utenti che ha effettuato la conversione li utilizza per confrontare opzioni e prezzi specifici. Altro dato eclatante: il contenuto visivo vince, nel senso che le immagini e i video, soprattutto quelli in formato breve, appaiono decisamente determinanti nella scelta finale del viaggio per il 53% dei potenziali viaggiatori.
C’è poi il passaggio chiave della “autenticità“, ovvero i viaggiatori – sempre secondo i risultati dello studio di Phocuswright – vanno alla ricerca di esperienze reali, sia positive che negative. E i contenuti generati dagli utenti (Ugc) vengono considerati particolarmente affidabili, con un ulteriore livello di credibilità incorporato nei contenuti autopubblicati senza alcun interesse finanziario. Come dire che il turista si fida più di un suo omologo che di un esperto o blogger per professione.
C’è infine la modalità di approccio ai social media, in quanto gran parte dei viaggiatori sono ormai inclini a visitare e utilizzare una varietà di piattaforme per pianificare il viaggio: si va da Facebook (69%) a Instagram (68%), ma si passa anche attraverso YouTube (65%) e per il canale TikTok (47%), che guadagna popolarità tra i convertitori, soprattutto quelli più giovani.
E la ricerca, per l’80% degli interpellati, avviene ben due mesi prima della partenza fissata per il viaggio, mentre un buona parte di questi torna a consultare le piattaforme anche sotto data, magari per verificare se nel frattempo ci sono state interessanti novità in merito alla destinazione scelta.
A chiusura dello studio gli analisti di Phocuswright suggeriscono agli operatori della filiera di viaggi organizzati di essere sempre più presenti sui social media, non con approcci meramente promozionali, ma attraverso contenuti basati sugli interessi monitorati o accertati, attraverso testimonianze e collaborazioni “sincere”, ma i forzate o autoreferenziali.