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Preventivi a pagamento e altri rimedi: parla l’adv Valeria Belardi

spazio agenzia Valeria Belardi

Valeria Belardi ha 36 anni e lavorativamente è nata e cresciuta nell’agenzia Vivere & Viaggiare Pittaluga di Roma. Entrata nel 2008, giovanissima, fino a diventarne titolare dopo appena quattro anni, nel 2012. Dai 45 mq della sede originaria agli attuali 140, con quattro dipendenti, tutte donne, e una consulente per il nord Italia a Conegliano. Il 21 settembre scorso ha inaugurato la seconda agenzia romana, Bluvacanze Fleming. Specialista nei viaggi di gruppo, ha fatto una scelta forte: «Ora ci facciamo pagare preventivi e consulenze; fino a tre anni fa non lo avrei fatto, ma la professionalità e la preparazione del mio staff hanno un valore che va riconosciuto».

Un costo in più per il cliente?
«No, il costo del preventivo viene stornato nella fase finale di saldo. Ci sono arrivata dopo l’ennesima delusione
su un viaggio di nozze da 30mila euro, che la cliente ha poi prenotato in autonomia sfruttando le soluzioni da me proposte».

I viaggi di gruppo sono il core business dell’agenzia?
«Sì, nascono in quest’agenzia con il mio arrivo nel 2008. Abbiamo oltre 16 anni di esperienza. Il primo è stato Santo Domingo. All’epoca si partiva con budget abbordabili, 800-900 euro. Nel tempo abbiamo organizzato tour più importanti, non solo mare, in Polinesia, Giappone, Sudafrica. Viaggiamo con 10-20 persone nei tour privati; 30-70 per i gruppi nei villaggi. L’eccezione è stata novembre 2021: con i voli Covid test ho accompagnato 100 persone in Repubblica Dominicana; un’operazione particolare perché la gente desiderava rivivere l’atmosfera di vacanza».

Accompagna personalmente i gruppi?
«È la politica dell’agenzia sin dall’inizio: i viaggiatori si sentono più tutelati; sono in vacanza e non devono pensare a nulla. Forniamo assistenza h24. In adv è tutto studiato per far sì che non si resti scoperti. Non chiudiamo neanche per ferie, ci alterniamo affinché sia sempre aperta. Ho purtroppo dovuto chiudere durante il Covid, per imposizione del governo».

L’agenda 2025 è piena?
«Abbiamo 10 gruppi già confermati, cinque solo a gennaio: dall’aurora boreale al Kenya. Poi Giordania, Santo Domingo, l’Holy Festival in India. Tra gli insoliti, Polinesia e Corea del Sud. La gente ha voglia di novità e viaggi diversi dal classico Oriente. Il mio must è la Repubblica Dominicana, con cui ho esordito, che programmiamo ogni anno. Funziona bene la Turchia. Vendiamo anche crociere di gruppo, di solito oltreoceano. I miei viaggiatori hanno dai 25 anni in su. Ma la mia mascotte ha 83 anni, viaggia ovunque ed è un esempio per i giovani».

Quanto incidono i canali social nelle prenotazioni?
«Il web è un potente alleato per noi. Ho perfezionato l’utilizzo dei social dal 2013-2014, faccio corsi di aggiornamento e marketing per stare al passo: solo così oggi le adv possono lavorare. Instagram e Facebook portano il 30% dei clienti da ogni parte d’Italia. Arrivano anche via Google, con le recensioni; le chiediamo a tutti: sincere, non di soli complimenti. Poi, chi viaggia con noi dal 2008 ci porta clienti nuovi. Il passaparola funziona: arrivano da tutta Roma, ma anche da Cassino, Nepi, Frosinone, dai Castelli; per chi non può venire fisicamente organizziamo video consulenze. Ci vedono tramite computer».

C’è un segreto per far funzionare l’agenzia?
«Far comprendere al cliente che dall’altra parte una persona onesta e professionale lo ascolta e gli propone soluzioni. Viaggiamo anche per conto nostro per conoscere le destinazioni. Tre anni fa sono stata in Sudafrica perché avevamo tante richieste e mi sentivo non idonea. Dopo il mio viaggio, abbiamo chiuso 10 pratiche di viaggi di nozze e un gruppo. Siamo agenti, ma ci tocca capirne di psicologia. Per le lune di miele, ad esempio, capita che lui e lei abbiano idee completamente diverse; tocca a noi captare e proporre soluzioni gradite a entrambi. Devono uscire dall’adv illuminati, spesso pronti a fare un viaggio che non avevano proprio preso in considerazione per l’emozione che gli abbiamo trasmesso. Questo vuol dire essere un valore aggiunto».

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