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Processo a Google, secondo round: “Domina la pubblicità online”

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È iniziato negli Usa, in Virginia, il secondo processo contro Google, accusata di posizione dominante nel settore della pubblicità online, ostacolando la concorrenza. Il procedimento segue di qualche mese il primo, avviato contro il colosso sulle attività del motore di ricerca, che si è chiuso il 5 agosto con una condanna per monopolio illegale nel settore.

Nel dettaglio il Dipartimento di giustizia (Doj), insieme ad altri 38 Stati, nel precedente procedimento, ha accusato Google di pratiche anticoncorrenziali che limitavano la possibilità per i rivali di competere. Secondo l’accusa, Google ha pagato miliardi di dollari a Apple, Samsung e Mozilla per garantire la preinstallazione del suo motore di ricerca.

Il nuovo processo, intentato dal Dipartimento di giustizia, si concentra invece sul settore della pubblicità online. L’accusa è circostanziata e pesante: “Google ha utilizzato mezzi anticoncorrenziali, escludenti e illegali per eliminare o ridurre drasticamente qualsiasi minaccia al suo dominio sulle tecnologie pubblicitarie digitali.

Gli avvocati del governo sosterranno che Google ha usato il suo potere finanziario per acquisire potenziali rivali, lasciando agli inserzionisti e agli editori l’unica scelta di utilizzare la sua tecnologia.

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