Il Gruppo Lufthansa ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di 2 miliardi di euro. Nel terzo trimestre 2019, invece, aveva registrato un utile di 1,2 miliardi. Se il quadro generale lo permetterà, si legge in una nota, la compagnia aerea tedesca punta a riportare nel 2021 la propria offerta al 50% dei livelli pre crisi, rispetto alla capacità attuale, ridotta invece al 25% del traffico pre-Covid.
«Vogliamo tornare a un flusso di cassa operativo positivo nel corso dell’anno prossimo», ha sottolineata il numero uno di Lufthansa Carsten Spohr. «A questo scopo stiamo portando avanti i programmi di ristrutturazione in tutto il gruppo».
La ristrutturazione potrà contare anche su una grande liquidità, che ammonta, oggi a circa 10,1 miliardi di euro. Dopo aver limitato l’emorragia a 200 milioni di euro al mese, il gruppo vedrà salire tale cifra a 350 milioni di euro a fine anno, a causa della seconda ondata di contagi.
Con un rimbalzo del traffico più debole del previsto – inizialmente previsto per raggiungere il 50% della capacità quest’inverno – il vettore ha annunciato alla fine di settembre che avrebbe fatto messo a terra altri 125 aeromobili utilizzati durante l’estate. »Siamo all’inizio di un inverno duro e difficile per il nostro settore”», ha commentato Spohr.
I conti lo confermano: nei primi nove mesi del 2020 la compagnia tedesca ha trasportato 32,2 milioni di passeggeri, in pratica meno di un terzo (il 29%) di quelli dello scorso anno. E nonostante la drastica riduzione dell’offerta, la percentuale di riempimento degli aerei è stata del 68 per cento, 15 punti in meno rispetto al 2019.