Il Department of Transportation Usa (Dot) ha aperto un’inchiesta che coinvolge i programmi fedeltà di American Airlines, Delta, Southwest e United. L’obiettivo del Dot, si legge nella lettera inviata ai quattro vettori dal segretario del dipartimento Peté Buttigieg, è ovviamente quello di proteggere i consumatori da eventuali pratiche sleali e anticoncorrenziali con particolare riguardo alla pratica di svalutazione del valore dei premi. Oggi i loyalty program con carta di credito annessa sono diventati un business di assoluto valore per le compagnie aeree, e riescono a modellare il modo in cui i clienti interagiscono con le stesse dato che in molti considerano il saldo dei pinti come parte dei propri risparmi.
Le carte di credito e i programmi fedeltà delle compagnie aeree hanno registrato performance record nel periodo post pandemia. Il Gruppo Airlines for America stima infatti la presenza di quasi 30 milioni di titolari di carte di credito del settore aereo statunitense. Delta, ad esempio, ha guadagnato 6,8 miliardi di dollari dalla sua partnership con American Express nel 2023 e punta a 10 miliardi di dollari entro il 2028.
L’indagine in essere fa seguito anche a un’udienza di maggio convocata congiuntamente dal Dot e dal Consumer Financial Protection Bureau, in cui Buttigieg e altri partecipanti hanno discusso questioni di trasparenza ed equità nei premi delle compagnie aeree e nei programmi delle carte di credito, inclusa la pratica di svalutazione dei punti fedeltà su cui oggi si risposta il focus.
Proprio in tal senso, le compagnie statunitense più piccole hanno affermato che i grandi vettori utilizzano i programmi fedeltà per soffocare la concorrenza creando clienti vincolati, soprattutto nei mercati che già dominano. Nell’ambito della sua indagine, il Dot richiede ad American, Delta, Southwest e United di fornire documenti dettagliati relativi alle svalutazioni dei premi guadagnati, così come la documentazione sulle tariffe addebitate dalle compagnie aeree per riscattare, trasferire o mantenere i punti guadagnati e i documenti relativi a eventuali fusioni di programmi di premi.
Il dipartimento sta anche esaminando il modo in cui questi vettori implementano prezzi dinamici per il riscatto dei premi e ha incaricato le compagnie aeree di fornire il valore medio in dollari di un punto premio e il prezzo per acquistare un punto direttamente dalla compagnia.
“Il nostro scopo – scrive Buttigieg – è quello di garantire che i consumatori ottengano il valoro che è stato loro promesso, il che significa che questi programmi fedeltà siano equi e trasparenti”.