Saliamo alla stazione di Milano Rogoredo alle 21.26 e siamo gli unici giornalisti italiani a bordo in andata per Vienna, arrivo previsto 08.52. Un collega austriaco invece rientra nella capitale dalla Liguria e entrambi viaggiamo per l’inaugurazione del primo Nightjet da Vienna a Genova e ritorno. Il collegamento quotidiano, operato dalle Ferrovie Austriache Öbb in cooperazione con Trenitalia, si aggiunge ai treni notturni che già avvicinano Vienna/Monaco da Venezia e da Roma via Firenze.
Il nostro treno, che va anche a Salisburgo e Monaco di Baviera grazie a uno split delle carrozze a Villach, è partito da La Spezia alle 17.10, con tappe successive a Levanto, Rapallo Genova. Il ritorno parte da Vienna alle 19.18 (da Monaco alle 20.10 e da Salisburgo alle 22.02) per arrivare a Milano alle 07,42, Genova (9.38), Rapallo (10.12), Levanto (10.44) e La Spezia (11.10).
Ci accoglie con un drink beneaugurale Klaus Garstenauer, membro del consiglio di amministrazione di Öbb. È felice di poter raggiungere così facilmente da Vienna la sua amata Rapallo. «Il treno – dice – ti fa guadagnare tempo, anche se questa è un’offerta di nicchia. Quando l’abbiamo annunciata tre settimane fa, abbiamo ricevuto subito 1.000 prenotazioni in un giorno. E, soprattutto in periodi di alta stagione come feste e vacanze, bisogna prenotare con 2-3 mesi d’anticipo. Speriamo d’attrarre anche gli italiani, che vogliono visitare i mercatini di Natale di Vienna o sciare, ad esempio, nella nota località di Bad Gastein nel Salisburghese».
Il servizio offerto è comodo, con una notte abbastanza lunga, oltre 11 ore, ma consente di dormire tanto e di non arrivare all‘alba. È anche ecologico, sottolinea Bernhard Rieder, della corporate communication: «L’emissione di CO2 del treno è 50 volte inferiore all’aereo e da settembre 2023 viaggeremo con il comfort molto superiore di treni totalmente nuovi, ultramoderni, perché crediamo che la differenza sia nel servizio, come dimostra l’assenza di prima e seconda classe nei nostri vagoni. Dal 1° gennaio 2023, i biglietti per il Nightjet costeranno a partire da 28,80 euro per persona e tratta in posto a sedere, 48,10 euro in cuccetta e 67,30 euro in vagone letto».
Così siamo a Vienna, finalmente. Che spettacolo di città giovane, elegante, distinta, affatto rumorosa, benché trafficata.
Comincia la nostra giostra in questo gioiellino imperiale a misura d’uomo, grande come Venezia. Due giorni interi in giro a piedi e con i mezzi, con l’aiuto della Vienna Card e, soprattutto, della preziosa guida italiana Achim. Per ore tra storia, tanta arte e architettura, grandi palazzi e teatri che ci viene da definire burrosi, del colore e con la morbidezza della panna, come i famosi dolci della pasticceria viennese. Ma dai famosi caffè storici Demel, Central e Sacher non è storia: le lunghissime code di attesa fuori sui marciapiedi ci dirottano sul punch caldo, anche alla birra, dei mercatini.
Eccoli infine, tra luci, decorazioni e alberi veri in vendita: piccoli, tranquilli, ordinati, sono ben 17 i Christmas Market, raccolti nelle piazze dei 23 distretti cittadini. In Rathausplatz, un’arcata addobbata con candele accoglie i visitatori con l’albero dei cuori, per i bambini c’è una giostra alta 12 metri e, nel parco, pista di ghiaccio e trenino delle renne. Cornice imperiale alla Reggia di Schönbrunn e nella Michaelerplatz, con le sue bianche casette di fronte alla meraviglia di Hofburg in pieno centro storico, giù per Kohlmarkt, la via Monte Napoleone viennese che collega il Graben con il museo dell’imperatrice Sissi.
Sempre nell’aria il profumo di biscotti di Natale e mandorle tostate, in una girandola di prodotti artigianali, delicate palle di vetro, presepi tradizionali, soldatini di stagno, ceramiche, dolciumi e specialità culinarie. L’offerta biologica di lebkuchen, formaggi, prodotti a base di carne e vini regionali spicca al Mercato dei sapori presso l’Opera e tra i 100 stand del mercatino di Spittelberg, che si dirama nelle romantiche viuzze in stile Biedermeier del 7° distretto, vicino a Museumsquartier, alla Ringstrasse e a Mariahilferstrasse, la più lunga via dello shopping cittadino.
L’ultima cartolina ci arriva mentre saliamo sul treno per il ritorno. Aiutata dal giovane e garbato personale di bordo, sale un‘anziana signora viennese, claudicante e con bastone. Viaggia da sola e scende a Milano col suo piccolo trolley. Mentre procediamo verso i taxi ci confessa: non ho dormito granché, ma ne valeva la pena, domani vado all’Opera. Vale a dire al Teatro alla Scala.