Una nuova primavera attende il mondo della pubblicità in Italia: secondo le previsioni di Upa – Utenti Pubblicità Associati, il prossimo anno gli investimenti pubblicitari avranno un incremento di almeno un +2,5%, superando i 9 miliardi di euro. Per i vertici Upa, infatti, c’è fiducia nel mercato nonostante i conflitti in atto e il rincaro delle materie prime dovrebbe registrare un rallentamento fisiologico. Per taluni settori, poi, l’advertising viene ritenuto un investimento necessario, vista anche l’alta competitività raggiunta da prodotti e servizi con l’irruzione di internet e degli acquisti online, quale abitudine ormai quotidiana di milioni di consumer italiani.
Paradossalmente, è una spesa indispensabile per i grandi marchi, poiché per rimanere sulla breccia non si può certo rinunciare a una costante comunicazione pubblicitaria con i target di riferimento.
Queste e altre considerazioni sono state espresse nel corso del convegno “Advanced Tv, la video convergenza”. Inevitabile anche uno sguardo agli Stati Uniti – da sempre cartina di tornasole in molti settori, per ciò che può poi accadere in Europa – e in quel mercato i brand hanno già iniziato a lavorare per recuperare i volumi di spesa delle famiglie, appesantite dall’inflazione, anche se gli Usa, dove i rincari generalizzati sui beni di consumo si sono verificati molto prima rispetto al vecchio continente, si sta andando verso un graduale ritorno alla stabilità dei prezzi.
In Italia la tendenza più spiccata vede le aziende di riferimento, con adeguati budget pubblicitari, puntare sulle cosiddette total campaign, campagne di comunicazione pianificate sui diversi media, utili per conoscere a 360° i comportamenti dei consumatori.