È un j’accuse a tutto campo quello lanciato da Giuseppe Pagliara, ceo del Gruppo Nicolaus, contro il caro voli e la conseguente situazione di isolamento aereo in Puglia. In un’intervista al Quotidiano di Puglia ha dichiarato: «È inaccettabile l’isolamento che sta rischiando la nostra regione. Bisogna iniziare a parlare di continuità territoriale anche qui. Solo così è possibile arginare questo cartello silenzioso che le compagnie aeree stanno mettendo in atto».
Pagliara menziona poi il G7 come “evento spartiacque”, perché prima del summit, che pure ha avuto una formidabile eco promozionale, la situazione era accettabile, ma ora è fuori controllo: «Abbiamo monitorato il versante delle tariffe aeree che arrivano fino a 400 euro a tratta su Milano, Torino e Bergamo. Pochi voli e tutti carissimi. Questa è la politica attuata dai vettori: ridurre il numero di collegamenti e la loro frequenza e vendere biglietti di andata e ritorno che possono superare gli 800 euro. Uno scenario insostenibile».
Da qui la proposta del ceo Nicolaus: «Le forze politiche devono prendere una decisione e approcciare al problema ipotizzando anche un provvedimento come la continuità territoriale, adottato già per la Sicilia e la Sardegna. Anche dalle nostre parti il collegamento aereo è una valida alternativa per lavoratori e studenti o chi si muove per motivi sanitari. E non si può speculare sulla vita quotidiana delle persone. Così come non si può più tollerare che vengano sostenuti vettori con piani di marketing, nei fatti veri e propri aiuti, che poi vendono i loro voli a costi elevatissimi. A ben vedere Sardegna e Sicilia possono contare su tariffe agevolate proprio per la questione della continuità territoriale. Ecco perché – ha concluso nell’intervista Pagliara – è arrivato il momento di sedersi intorno al tavolo e affrontare seriamente il problema».
La proposta è ben chiara e risolutiva. E se viene lanciata dal titolare di uno dei più grossi Gruppi turistici italiani, è bene che amministratori locali e politici la prendano sul serio.