by Giorgio Maggi | 4 Maggio 2018 15:37
L’aveva già detto in occasione di Itb Berlino, l’ha ripetuto qualche giorno fa anche ad Antalya, a margine dell’Eurasia Airshow. Akbar Al Baker, ceo di Qatar Airways Group, non ha dubbi: «La compagnia ha fatto registrare una grossa perdita nell’ultimo anno finanziario (chiuso il 31 marzo, ndr). Non vi voglio dire di quanto, ma si tratta di un importo sostanziale», ha ammesso il manager spiegando come negli ultimi dodici mesi siano aumentati i costi operativi, mentre anche i ricavi hanno subito una contrazione.
«Altre parti del nostro business sono in attivo, ma tutto ciò non basta per riportare in ordine i conti», ha proseguito Al Baker, dicendo che per avere i risultati finanziari definitivi bisognerà aspettare ancora qualche settimana.
Le ragioni delle perdite dipendono naturalmente anche dal divieto imposto lo scorso giugno alla compagnia di volare verso 18 destinazioni in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain ed Egitto in seguito all’accusa rivolta a Doha di finanziare il terrorismo internazionale. Una decisione che in un primo momento il vettore qatarino aveva sottovalutato, puntando piuttosto all’espansione su rotte di lungo raggio, ma che invece a lungo andare ha pesato sui conti.
In attesa di capire come si svilupperà il network di Qatar Airways nei prossimi anni – nelle intenzioni del manager, quando il Qatar ospiterà i Mondiali di Calcio 2022 il vettore servirà una rete di circa 250 destinazioni tra passeggeri e cargo (adesso sono più di 150) – Al Baker ha, però, negato che ci siano dei piani a breve termine per ottenere dal governo un’iniezione di capitale, anche se «la cosa potrebbe succedere se la pressione sui conti dovesse continuare».
Durante il precedente esercizio riferito all’anno fiscale 2016-2017, Qatar Airways aveva registrato profitti per 541 milioni di dollari.
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