Qatar, sfida “dopo Mondiale”: 6 milioni di arrivi nel 2030
Adesso per il Qatar comincia la vera sfida: spenti i riflettori degli stadi sui Mondiali di calcio, per il paese inizia il riscontro pratico di tanta visibilità mediatica e mettere in campo quelle attrattive che costituiranno la base delle attività promozionali in Italia, come spiega Berthold Trenkel, chief operating officer di Qatar Tourism.
«Da qualche settimana abbiamo annunciato la nostra nuova piattaforma globale del marchio e la nostra campagna pubblicitaria internazionale all’insegna di “Feel More in Qatar”, poiché diamo priorità alle connessioni emotive e alle attività ed esperienze per famiglie in Qatar. La campagna sarà attiva in 16 mercati, tra cui l’Italia, dal 15 dicembre, e vede tre coinvolgenti personaggi locali animati presentare a una famiglia l’ampiezza delle esperienze emotive che i viaggiatori possono vivere in Qatar. È stata lanciata anche la campagna “No Football, No Worries”, con protagonista il leggendario calciatore italiano Andrea Pirlo, di una serie di avventure che il Qatar ha da offrire».
Nel ranking internazionale, quali mercati hanno oggi il maggior potenziale per il Qatar e quale posizione occupa l’Italia?
«Qatar Tourism sta lavorando per affermare il Paese come destinazione leader a livello mondiale e accogliere più di 6 milioni di visitatori all’anno entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo diversificando e costruendo il nostro appeal e ampliando la nostra infrastruttura, in linea con la visione nazionale 2030, per sviluppare il Paese dal punto di vista economico, sociale e ambientale. La nostra strategia turistica identifica sei spazi di domanda, che beneficeranno dell’esposizione dei media e dei visitatori fornita dalla Coppa del Mondo. I sei spazi riguardano nello specifico: vacanze attive, relax e rigenerazione, sole, mare, cultura, vacanze di lusso in città e “fughe romantiche”. Tuttavia, se guardiamo ai dati sugli arrivi dall’inizio dell’anno, i primi 10 mercati di origine per arrivi nel Qatar sono Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Oman e Kuwait, Usa, Libano, Regno Unito, Pakistan e India».
Quali collaborazioni ha in mente con i tour operator italiani e quali iniziative lancerà per le agenzie?
«Nel 2023 continueremo a sviluppare il mercato con un ampio piano di partnership basate su incentivi a performance con i principali tour operator italiani. Queste partnership sosterranno la promozione della destinazione, aumenteranno i volumi e ricompenseranno le vendite. Al momento, i nostri principali partner commerciali italiani sono i t.o. Gruppo Alpitour con Francorosso e Turisanda 1924, Quality Group, I Grandi Viaggi, Alidays, Idee per viaggiare, Easy market, Going. Ma ne arriveranno altri… Continueremo poi un solido programma di comarketing che va dai roadshow, agli eventi educativi, dai viaggi fam alle campagne B2B e per i consumatori in cobranding. Allo stesso tempo, continueremo a sfruttare al meglio il Qatar Specialist Programme lanciato di recente; una piattaforma elearning altamente coinvolgente e completa progettata per conoscere a fondo la destinazione e vendere meglio il Qatar. Ad oggi, in Italia, abbiamo già 200 agenti registrati, il 17% dei quali certificati come esperti di vendita a destinazione. Continueremo ad aumentare il numero di tour operator che caratterizzano la destinazione, con un focus sulla cultura, per ampliare e diversificare i prodotti a disposizione delle agenzie di viaggi. Ciò andrà a supportare i già consolidati e attraenti prodotti sole, mare e sabbia, pacchetti pre e post crociera e tour avventurosi, per garantire ai visitatori la scoperta dell’intero paese».
C’è già un dato a consuntivo del turismo in Qatar nel 2022, anno dei Mondiali? Previsioni sui visitatori stranieri nel dopo Mondiale?
«Il Qatar chiuderà l’anno con almeno 2 milioni di visitatori, soltanto per il periodo della Coppa del Mondo Fifa Qatar 2022 abbiamo stimato 1 milione di arrivi. E ora, in Qatar Tourism, abbiamo l’obiettivo a lungo termine di triplicare il numero di visitatori internazionali in Qatar visti nel 2019 per accogliere più di 6 milioni di visitatori internazionali all’anno entro il 2030, con l’Italia mercato chiave per contribuire a questo obiettivo».