Doppio traguardo per Quality Group e Mistral Tour, che festeggiano insieme i 25 e i 50 anni di viaggi. Anniversari che si intrecciano con la storia del turismo outgoing dell’Italia e con i grandi cambiamenti geopolitici degli ultimi decenni.
Venticinque anni fa, nell’ottobre del 1999, quando Quality Group muoveva i primi passi, il mondo era euforico per la caduta del Muro di Berlino e Francis Fukuyama teorizzava la “fine della storia”. In quel clima di ottimismo, un gruppo di visionari decideva di scommettere sul turismo di qualità, sfidando il nascente turismo low cost e puntando su un turismo culturale e geo-etnografico.
Da un inizio con 35 persone, 5 brand e 21 destinazioni, Quality Group oggi conta 270 collaboratori, 9 brand e abbraccia oltre 200 destinazioni globali.
Mistral Tour, che oggi soffia su 50 candeline, nacque nel 1975, quando l’Italia era nel pieno degli anni della contestazione e la Cina di Mao si stava appena aprendo al mondo esterno. Fu Mistral a guidare i primi gruppi di italiani alla scoperta del Paese, dell’India post-coloniale e di un Medio Oriente ancora largamente accessibile.
La storia di Quality Group e Mistral Tour diventa anche specchio dei cambiamenti nei gusti e nelle aspirazioni degli italiani. Dai primi viaggi esplorativi in Tibet e Iran, visti allora come avventure quasi temerarie, si è passati a una domanda sempre più sofisticata di esperienze autentiche e sostenibili.
«Abbiamo navigato attraverso la storia recente, adattandoci a un mondo in rapido cambiamento e continua trasformazione – commenta Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group – In questi anni non abbiamo mai cercato i volumi a tutti i costi; abbiamo privilegiato la qualità del prodotto e la sostenibilità della crescita. Un approccio che ricorda quello dei grandi marchi del Made in Italy, che hanno conquistato il mondo puntando sull’eccellenza piuttosto che sui volumi».
Michele Serra, presidente di Quality Group, parla invece del capitale umano, vero motore dell’azienda. «In un’epoca di algoritmi e intelligenza artificiale, sono ancora le persone a fare la differenza nel turismo di qualità – sostiene – In un mondo sempre più virtuale e interconnesso, dove il metaverso promette viaggi senza muoversi dal divano, la scommessa di Quality Group e Mistral Tour sull’esperienza reale, tangibile, culturalmente ricca, appare quasi controcorrente. Eppure, forse è proprio questa la chiave del nostro successo duraturo: aver capito che, nonostante tutto, l’essere umano continuerà sempre a cercare l’autenticità dell’incontro con l’altro, la meraviglia della scoperta, l’emozione del viaggio vero».
Peci aggiunge: «Il nostro vero capitale non sono i luoghi che vendiamo, ma le persone che li rendono speciali. Dai nostri collaboratori ai partner internazionali, dalle agenzie di viaggi ai clienti che ci affidano i loro sogni, siamo una comunità globale unita dalla passione per la scoperta».
Mentre il gruppo si prepara a svelare una nuova immagine per i suoi cataloghi nel gennaio 2025, l’essenza della proposta, fa sapere, rimane immutata: “la qualità come stella polare, l’innovazione come bussola”.