Quanto aumenteranno i prezzi dei voli con il Saf?
Cieli europei in chiaroscuro: se lo scorso anno i viaggi aerei – secondo le rilevazioni Eurostat – hanno fatto segnare il record con 6,7 milioni di voli (+5,8% rispetto all’anno 2023 fermo a 6,3 milioni), sempre comunque al di sotto del dato pre Covid del 2019 (7 milioni), per quest’anno le performance potrebbero essere compromesse da un forte rincaro dei biglietti aerei se si tiene conto degli obiettivi che ci si è prefissati sull’utilizzo del Saf (Sustainable Airline Fuel).
Un recente studio di Ubs ha infatti calcolato che l’impatto su un volo di sola andata intra-Europa potrà aumentare di 28 euro mentre per i voli a lungo raggio subiranno rincari tra il 4 e l’8%. E questo perché, sempre secondo il report Ubs, è stato calcolato che circa il 30% dei costi di una compagnia aerea è costituito dal carburante e che i vari metodi per prevenire le emissioni di carbonio triplicano questi costi.
Tutti fattori che stanno aumentando le preoccupazioni degli operatori del settore aereo europeo, sempre meno convinti di poter raggiungere l’obiettivo generale di zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. Tra l’altro in questa fase le compagnie aeree sono costrette a utilizzare vecchi aerei più inquinanti a causa dei forti ritardi nelle consegne di aerei più performanti da parte delle due maggiori case costruttrici (Airbus e Boeing). Ma tutti i vettori in Europa devono comunque fare i conti con il Refuel Eu Act, entrato in vigore proprio in gennaio, che prevede l’utilizzo obbligatorio del Saf pari al 2% su tutti gli aerei che si riforniscono in un aeroporto europeo. Quota destinata a salire al 6% nel 2030 fino ad arrivare al 70% nel 2050.
A conti fatti, sulla scorta di questi rilevamenti e del quadro normativo Ue vigente, nel Vecchio Continente potrebbe esserci un rallentamento dei voli commerciali e un seppur parziale decongestionamento nei maggiori scali aeroportuali che proprio lo scorso anno avevano toccato alti livelli di criticità come ad esempio l’aeroporto di Amsterdam Schiphol che aveva fatto registrare 484mila voli e il Parigi-Charles de Gaulle con 463mila voli commerciali.