Sarà di 4,2 miliardi di euro il volume complessivo degli investimenti negli aeroporti italiani da qui al 2020. Lo ha certificato il primo Rapporto 2017 dell’Enac sullo stato dei lavori nei maggiori aeroporti italiani a seguito dell’avvio dei contratti di programma, ovvero lo strumento tecnico-finanziario che disciplina gli impegni assunti dalle società di gestione bilanciando il valore degli investimenti programmati con la remunerazione derivante dalle tariffe aeroportuali, a cui anche il passeggero contribuisce al momento dell’acquisto del biglietto di viaggio.
Una modalità che ha ha già reso possibili le prime opere di riqualificazione aeroportuale, come riportato dal Rapporto: a fine dicembre 2016, infatti, è stato di 600 milioni di euro il consuntivo di investimenti nei tre principali sistemi aeroportuali italiani di Roma, Milano e Venezia in base ai contratti di programma stipulati tra l’Enac e le singole società di gestione AdR (Roma), Sea (Milano) e Save (Venezia).
Nel dettaglio, all’aeroporto di Fiumicino è stato completato il nuovo Molo E inaugurato alcune settimane fa, che consentirà il movimento di circa 6 milioni di passeggeri in più rispetto al recente passato, per un investimento di 390 milioni di euro; a Milano Malpensa sono stati realizzati il terzo satellite nord e il completamento del terminal 1 per 120 milioni di euro; a Venezia sono stati completati il Water Terminal e il Moving Walkway di Venezia che, insieme alla centrale di “trigenerazione” e altri interventi air side, hanno richiesto investimenti di 111 milioni di euro.
Un punto di partenza per tutti e tre i principali scali italiani nel quadro di altrettanti progetti di adeguamento infrastrutturale che verranno portati a compimento nel prossimo quinquennio, per i quali sono previsti investimenti per 1.750 milioni di euro a Fiumicino, 579 milioni per gli scali di Linate e Malpensa a Milano e 533 milioni di euro per Venezia.