by Redazione | 13 Ottobre 2020 7:00
Le tecnologie digitali sono il principale alleato del mercato turistico per la ripresa post Covid. Lo conferma il Rapporto Minsait, che analizzando la situazione delle aziende del turismo e dei viaggi spiega che il settore non si riprenderà fino al primo o al secondo trimestre del 2021.
Le aziende che avranno approfittato di questo periodo per continuare ad avanzare nei loro processi di digitalizzazione troveranno un vantaggio sostanziale, si legge nel rapporto. Faranno, infatti, la differenza tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per la comunicazione assistita con il cliente; oltre alle piattaforme di Internet of Things (IoT) mirate alla personalizzazione dell’esperienza del cliente, che saranno fondamentali per aumentarne la fidelizzazione.
Minsait, poi, ritiene che le aziende investiranno in progetti volti a garantire la continuità del business accelerando la risposta alla domanda, come le migrazioni verso le piattaforme cloud, e supereranno i loro dubbi relativi agli investimenti in cybersecurity. E ancora, nel prossimo futuro vedremo anche nelle tecnologie finanziarie e nei nuovi metodi di pagamento; nell’utilizzo della blockchain come strumento di identificazione dei viaggiatori in aeroporto, per garantire la trasparenza nell’opinione dei turisti o pagamenti facili e sicuri; e nell’adozione di soluzioni per automatizzare i processi e ridurre i costi operativi.
Mascia Salucci, head of digital sales, acquisition & analytics di Alitalia, ha evidenziato l’importanza dei dati per «stimolare la ripartenza e rispondere in maniera flessibile e veloce alle esigenze che sono emerse durante il post Covid, offrendo esperienze multicanali coerenti e continue».
Secondo l’operations director di Nh Hotel Group Italia, Marco Gilardi, «il cliente cerca experience, cerca condivisione, qualcosa di memorabile che si possa portare a casa. Quindi l’albergo ne deve far parte».
Sabrina Pesarini, responsabile dell’Ufficio Digital Marketing di Trentino Marketing, ha raccontato come la società turistica della provincia di Trento abbia fatto un lavoro di semplificazione, di aiuto, di sensibilizzazione ai propri stakeholders e operatori: «Sicuramente la digitalizzazione per noi è un riduttore di complessità, bisogna essere competitivi in un mondo dove sappiamo che i nostri turisti sono internazionali, vivono in città e sono abituati a tutta una serie di standard che molto spesso in territori piccoli non riescono a soddisfare. L’obiettivo è quello di creare un ecosistema, un luogo virtuale dove tutti gli operatori turistici possano dialogare e questo è proprio uno dei progetti più innovativi a cui stiamo lavorando con Minsait».
Secondo la manager di Trentino Marketing bisogna passare da una digitalizzazione basic a una di seconda generazione: «la prima ondata della digitalizzazione è stata caratterizzata nel settore turistico da sito, social, sistema di booking e qualche newsletter. Solo una digitalizzazione di seconda generazione, con piattaforme full cloud e con modelli di cross channel profiling, consente di conoscere il nuovo turista e di offrirgli un’esperienza personalizzata».
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