by Natalia Cascio | 4 Aprile 2023 13:43
Intenso roadshow quello portato avanti in Italia in questi giorni dai rappresentanti dell’emirato di Ras al Khaimah per approfondire a tour operator e agenzie di viaggi le peculiarità dell’ultimo entrato nella federazione degli Emirati Arabi Uniti. «Un emirato che si differenzia dai suoi vicini perché molto focalizzato sulla natura oltre all’ospitalità di ottimo livello», spiega Claudia Gnemmi, marketing manager dell’ufficio di rappresentanza in Italia del Tourism Development Authority di Ras al Khaimah.
L’italianissimo Fabio Mansi è il responsabile del mercato italiano presso l’head office a Ras al Khaimah, e la sua italianità è l’espressione della volontà da parte della Tourism Development Authority di entrare nel mercato del nostro Paese con una persona che non solo è in grado di capire le necessità del nostro turismo, ma anche di trasmettere ai t.o. e alle agenzie tutta l’esperienza e la passione di una persona che vive sul posto.
«Dopo aver vissuto cinque anni negli Emirati, un anno fa per me conoscere Ras al Khaimah è stata una vera scoperta. Si tratta di una realtà estremamente differente dagli altri emirati e credo possa essere l’ideale per il mercato italiano che, tra l’altro, è stato il primo ad arrivare a Ras al Khaimah nei primi anni del 2000. Crediamo che Ras al Khaimah sia la vera destinazione del futuro, l’emirato della natura, che si differenzia moltissimo dai suoi vicini e che si propone in modo diverso, offrendo autenticità e storia antica», racconta Mansi.
«Facilmente raggiungibile da molti aeroporti italiani con Emirates arrivando a Dubai o con Air Arabia arrivando a Sharjah, dal 1° novembre Ras al Khaimah sarà servito quotidianamente anche da Qatar Airways», prosegue Mansi.
La particolarità di Ras al Khaimah è che, oltre a essere il quarto emirato più grande e avere una qualità dell’ospitalità con standard elevatissimi, il 30% della sua popolazione (400mila abitanti) è composta da locali. Questo permette di interagire con la cultura e le tradizioni del posto, provare la cucina tradizionale e autentica, conoscere la storia della cultura araba prima del boom del mercato petrolifero.
«La destinazione al momento già offre oltre 8mila camere in hotel di brand di lusso e non solo. Abbiamo chiuso il 2022 con un milione e 130mila visitatori e il nostro obiettivo è arrivare nel 2030 a tre milioni di turisti senza però trasformare Ras al Khaimah in una destinazione per il turismo di massa. Piuttosto l’idea è quella di sviluppare il concetto di ‘emirato della natura’, ingrandendoci in maniera sostenibile, usando quindi quello che è il valore principale dell’emirato», aggiunge Fabio Mansi.
La destinazione sta richiamando l’attenzione di molti brand luxury del settore ospitalità, e grandi investimenti si stanno facendo come, per esempio, il progetto di ville sull’acqua del Gruppo Anantara e quello di Wynn, un brand di resort multi-integrati di Las Vegas che offrono la possibilità di avere dei casinò interni.
«Il periodo della pandemia è stato anche per noi un periodo di riflessione e abbiamo capito che Ras al Khaimah è unico in quanto offre la possibilità di conoscere culture diverse venendo a contatto con le tradizioni delle tre tribù che ci vivono e che vengono da diversi contesti naturali: montagna, mare e deserto. È questo che offre l’opportunità di scoprire autenticità diverse. A nord, sulle montagne del Hajar, che confinano con l’Oman, abbiamo sviluppato la possibilità di approcciare diverse attività in un fantastico canyon naturale, nell’antico villaggio di pescatori Al Rams si può scoprire la storia della produzione di perle alla Suwaidi Pearls Farm, mentre ad Al Jazeera Al Hamra, altro villaggio di pescatori abbandonato nel 1960, l’ente del governo ha riqualificato tutto il territorio trasformandolo in un luogo per eventi e conoscenza dello stile di vita che avevano gli arabi prima del boom petrolifero», conclude il manager italiano.
Affascinanti le attività inusuali che si possono fare a Ras al Khaimah, tra le quali spicca certamente quella di nuotare con i cammelli.
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