by Pierluigi Fiorentino | 20 Settembre 2018 7:00
Lo studio realizzato a fine 2017 da Kpmg International Cooperative, a cui ha contribuito anche Federazione Turismo Organizzato (Fto) e fatto per conto della Commissione europea, si presenta in occasione del seminario Fiscalis, in programma a Berlino dal 23 al 25 ottobre, e riapre il confronto sulla revisione del regime speciale Iva per le imprese di viaggi nei vari Stati membri dell’Unione.
La convention vedrà, quindi, le amministrazioni finanziarie dei Paesi Ue impegnate a valutare insieme il regime speciale Iva per le agenzie di viaggi e i tour operator, rivedere le disposizioni divenute obsolete e programmare un piano d’azione.
Perché lo studio considera ancora valido il regime speciale Iva per le imprese di viaggi, ma necessita di un aggiornamento per garantire che sia in linea con gli obiettivi generali dell’Unione europea (tassazione basata sul destination principle) e soprattutto evidenzia una serie di distorsioni della concorrenza derivanti dalla divergente applicazione delle disposizioni attuali, individuando così alcune possibili opzioni di riforma.
Fto richiede già da tempo una profonda revisione del regime speciale Iva e considera Fiscalis una reale opportunità per discutere i problemi incontrati dal settore ed esaminare congiuntamente i modi per migliorare le norme in termini di semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Ectaa, l’organizzazione europea delle associazioni degli agenti di viaggi e dei tour operator, dal canto suo ha preparato un piano d’azione invitando i suoi membri a sensibilizzare le autorità fiscali sul tema.
La Commissione europea sarebbe pronta ad avviare l’iter per giungere a una nuova legislazione ma non si muoverà se dagli Stati membri non arriverà un chiaro segnale politico per sollecitare il cambiamento delle regole.
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