by Redazione | 9 Aprile 2021 11:48
Uno spiraglio per permettere ai britannici di effettuare viaggi all’estero già a partire dal 17 maggio: la possibilità è stata esplicitamente espressa dal primo ministro, Boris Johnson, in una conferenza stampa dello scorso 8 aprile.
«Sono fiducioso – ha detto il premier britannico – che i viaggi internazionali possano riprendere dal 17 maggio, ma alcuni dei Paesi con destinazioni dove i nostri connazionali vorrebbero andare stanno ancora avendo difficoltà con la pandemia. Non vogliamo che il virus venga reimportato in Uk dall’estero».
Johnson ha aggiunto: «I passaporti vaccinali, ovvero un documento sanitario che mostra se si è stati precedentemente infettati o si è ricevuto un vaccino Covid-19, potrebbero essere parte del modo in cui le persone affrontano i viaggi internazionali. Tutti i Paesi europei li stanno valutando come una possibilità operativa».
Johnson, poi, ha precisato: «Una volta che è consentito viaggiare all’estero, le regole di quarantena dipenderanno da un sistema a semaforo, il che significa che coloro che viaggiano in Paesi in una lista verde non saranno tenuti a fare la quarantena al loro ritorno nel Regno Unito».
Riguardo ai Covid Pass per i cittadini britannici, infine, «il governo sta lavorando sulle implicazioni etiche e pratiche che li riguardano. I documenti, che dovrebbero affermare se una persona è stata vaccinata, o recentemente è risultata negativa al coronavirus o ha un’immunità naturale, verranno probabilmente utilizzati per i viaggi all’estero», ha concluso Johnson.
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