L’associazione internazionale delle compagnie aeree (Iata) critica apertamente la bozza dell’Unione europea che prevede il ritorno delle regole pre-Covid sull’utilizzo degli slot a partire dal prossimo orario invernale, norme che provocherebbe un ulteriore ondata di cancellazioni secondo i vettori.
La Commissione europea, infatti, ha annunciato in queste ore che entro il mese di ottobre intende tornare ad applicare la norma 80-20, ovvero l’obbligo di usare gli slot almeno all’80% per non perderne i diritti. Tale modello era stato temporaneamente sospeso durante la pandemia per venire incontro alle compagnie aeree, impossibilitate a operare i voli in una fase di restrizioni e divieti di viaggiare.
Ora però l’Ue sembra intenzionata a ripristinare la norma – nonostante l’attuale situazione di caos negli aeroporti e i disagi provocati dalle cancellazioni stia mettendo sotto stress l’intero settore del trasporto aereo – mantenendo una certa flessibilità.
In sostanza Bruxelles prevede la possibilità di accettare eventuali eccezioni in caso di emergenze epidemiologica, naturali oppure questioni geopolitiche di grande rilevanza; oltre alla facoltà di poter abbassare le percentuali nel caso che il traffico scenda sotto l’80% dei livelli pre Covid per 4 settimane consecutive.
Una soluzione che non soddisfa però Iata che non perde l’occasione per accusare gli aeroporti dell’attuale caos. “Il sistema ha retto alla prova del tempo e, nonostante le compagnie aeree siano ansiose di ripristinare tutti gli operativi, il fallimento di alcuni aeroporti-chiave nel soddisfare la domanda – unito ai crescenti ritardi nel controllo del traffico aereo – dimostra che un ritorno prematuro alla regola 80-20 potrebbe portare a più cancellazioni e nuovi problemi durante l’inverno”, sostiene l’associazione.
Per il ceo e direttore generale di Iata, Willie Walsh, infatti, «il caos che abbiamo visto in alcuni scali durante questa estate è stato prodotto nonostante ci sia un uso medio degli slot al 64%. Siamo preoccupati, quindi, che gli aeroporti non siano pronti a sostenere un tetto dell’80% entro fine ottobre. È necessario che gli Stati membri e il Parlamento europeo pongano rimedio alla proposta della Commissione bilanciandola con un livello più realista e permettendo più flessibilità sull’utilizzo degli slot. Sarebbe più sensato arrivare a ristabilire la norma 80-20 entro l’estate 2023».