Rafforzare la rete di 580 hotel e ristoranti lavorando sulla qualità, maggiore attenzione alla sostenibilità. Sono le linee guida che intende seguire nei prossimi anni Laurent Gardinier, presidente di Relais & Châteaux, a un anno esatto dalla sua elezione a Venezia.
Gardinier ha dunque delineato le strategie di sviluppo per il futuro, in relazione alle strutture dei 65 Paesi in cui l’associazione è presente e, chiudendo il congresso di Copenhagen, ha dato appuntamento ai delegati al 2024 a Parigi, anno che coinciderà con il 70mo anniversario di Relais & Châteaux. L’anno nuovo, inoltre, vedrà la stesura del nuovo Manifesto da presentare all’Unesco e che porrà l’attenzione sul ruolo della cucina sostenibile all’interno delle dimore associate.
«La nostra sfida collettiva – ha sottolineato Gardinier – sarà rendere Relais & Châteaux un punto di riferimento globale per l’ospitalità sostenibile: una rete all’interno della quale ciascun associato punti all’eccellenza. Ciascun associato sarà chiamato a seguire un piano di sviluppo sostenibile esigente e onesto, adattato alle proprie attività e al proprio contesto. Abbiamo avviato una ricca e affascinante riflessione sul ruolo della cucina sostenibile all’interno delle dimore associate e, più in generale, su come integrarla in un movimento condiviso, globale e universale in stretta collaborazione con l’Unesco. Insieme abbiamo intrapreso questo nuovo percorso che culminerà nella stesura del nuovo Manifesto di Relais & Châteaux nel 2024».
Gardinier poi è passato ad affrontare altri aspetti: «Oggi più che mai la nostra rete, e il nostro Dna, sono allineati con i principali trend turistici emersi nel post Covid e legati a un cambio delle abitudini e dei comportamenti che osserviamo nei nostri ospiti, come dimostrano le buone performance complessive delle nostre rispettive attività. Le tipologie di dimore che fanno parte dell’associazione rispondono alle aspettative degli ospiti attuali e futuri, che cercano un significato quando viaggiano: strutture con un’impronta architettonica misurata e storica, a misura d’uomo, radicate nelle loro comunità, con un design unico».