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Rendez-vous en France, missione compiuta. Meyer: «Forte legame Italia-Francia»

Frédéric Meyer Francia

Una macchina da guerra il Rendez-vous en France appena conclusosi a Parigi. Malgrado tutto quello che accadeva attorno – tra echi di guerriglia urbana contro la riforma delle pensioni, gli scioperi in corso da giorni con ritardi, cancellazioni e disagi nei trasporti, il traffico sconvolto dai cantieri per i lavori in vista dei prossimi Giochi olimpici 2024 – il 16° salone B2B dedicato alla commercializzazione internazionale dell’offerta turistica francese è stato più forte che mai. Con l’agenda dei vari appuntamenti che non ne ha praticamente risentito.

Per la quarta volta ospitato nella capitale, in due giorni (21 e 22 marzo) l’evento annuale e itinerante ha raccolto su 9.000 m² di spazio espositivo circa 1.850 professionisti, tra delegazioni e partecipanti, invitati da Atout France. Nello specifico: 660 gli espositori, soprattutto in rappresentanza del nord, sud e ovest del paese; 786 i tour operator internazionali provenienti da 67 nazioni, di cui 257 coinvolti in 26 fam trip nelle 13 regioni partner dell’evento; 26 giornalisti della stampa trade internazionale; un totale di 26.320 appuntamenti di business.

Non è mancato neanche il tradizionale esprit chic della destinazione, frizzante nelle serate di socialità del salone. La prima, firmata dagli esclusivi party in terrazza alle Galeries Lafayette e al contiguo Printemps Haussmann, amalgamava dj set e isole di buffet gourmet allestite tra capi di moda e borse Kelly di Hermes esposte in teche trasparenti. Trionfo di grandeur la sera dopo, lungo i quais della Senna sotto una Tour Eiffel illuminata a festa. Abbracciava otto bateaux mouches gremiti, neanche a dirlo, da sciami di ospiti tra cocktail all’interno (con un battello riservato alle ostriche e uno ai formaggi), concerti e spettacolo all’esterno sul quai de la Bourdonnais (7° arrondissment), alcuni bonvivant anche in crociera a tarda sera.

ASPETTANDO LE OLIMPIADI

Una sorta di prova generale, una piccola anticipazione della parata d’apertura a luglio dell’anno prossimo dei Giochi Olimpici. «Serata bellissima, di grande atmosfera ed è già un importante successo rivederci con tutti, oltre che di lavoro naturalmente – commenta Frédéric Meyer, direttore Atout France Italia-Grecia-Svizzera e coordinatore regionale Europa del Sud – Quest’anno al salone ho visto tanti espositori più interessati agli italiani perché sono più presenti dappertutto, le prenotazioni estive sono un po’ anticipate e quindi il legame Italia-Francia è diventato più dinamico, come testimonia la partenza a luglio da Firenze del Tour de France».

«L’eccezionale 2022 ha visto gli italiani come prima clientela straniera internazionale a Parigi a novembre (a quota 13%) e ancor più a dicembre (18%). E per i francesi l’Italia è diventata la seconda destinazione dopo la Spagna – continua il manager – Gli italiani sono anche la prima clientela straniera in Corsica e quest’anno affianchiamo al programma France Expert Corsica, che va fortissimo, una grossa campagna di promozione mirata a primavera e autunno, con nuovo volo Ajaccio-Milano di Air Corsica in estate».

Il salone conferma un 2022 segnato in Francia soprattutto dal ritorno delle clientele europee e nordamericane, con entrate turistiche internazionali record che si avvicinano a 58 miliardi di euro. E belle performance si annunciano nei prossimi mesi, salvo problemi a livello geopolitico.

È la voce che gira fra la trentina di t.o. italiani presenti al grande evento di turismo mondiale. Tra gli altri, per Lorenzo Giacinto di Guiness Travel, «la Francia non è mai tramontata e anche se i prezzi sono aumentati del 10-15% riusciamo a contenere i costi grazie ai rapporti instaurati con hotel e trasporti. Con i nostri nuovi “itinerari a piedi” con hotel centrali ovviamo anche al turismo di massa».

Prezzi saliti tanto anche per Monica Clementi del riminese Caravantours «che impattano negativamente sulle gite scolastiche, ma la Francia è comunque partita col botto. Mai visti gruppi adulti in Normandia a marzo e a Bordeaux, la novità che programmiano con comodi voli diretti».

Parigi un evergreen, con ricerche di voli e hotel per un classico che va sempre bene, conferma Pier Paolo Beneforti dell’aostano Benetour mentre per Pascal Dierickx, contract manager Boscolo Tours «oltre a Pasqua e ai ponti primaverili quasi tutti pieni, abbiamo già duplicato le partenze estive che, oltre ai tour top di Normandia e Bretagna, beneficiano di un nuovo tour in Borgogna, Perigord e, forse, Alsazia».

Tra le novità presentate al salone c’è MooVert, startup di turismo autentico e responsabile. «Lo scorso gennaio il ministero di Economia e Finanza ci ha scelti per rappresentare le innovazioni francesi al salone Ces di Las Vegas, il più grande incontro al mondo di tecnologia e elettronica», dice il fondatore Pier Tognazzini, veronese-piemontese, parigino d’adozione. Nel 2021 si accorge che in Francia non esiste l’agriturismo che c’è in Italia e lo scorso ottobre lancia la sua creatura.

Proposta in 11 lingue, italiano compreso, la piattaforma presenta 220 strutture d’accoglienza su tutto il territorio, ipotesi di soggiorno concrete che valorizzano il patrimonio culturale, gastronomico, naturale o storico sul quale si trovano. L’autenticità del valore e delle loro implicazioni ambientali (segnalata con le pigne, da 3 a 5) è assicurata da un algoritmo studiato con La Clef Verte (organismo nazionale che istituzionalizza in Francia le strutture ecoresponsabili) e Bienvenue à la Ferme (associazione legata al ministero dell’agricoltura).

Sul sito, in modo automatizzato, l’agente di viaggi entra col suo codice, acquista il soggiorno, fattura e paga subito, trovando ispirazione su MooVert sia per regione, per tipologia di vacanza (mare, montagna, natura) o di soggiorno (dalle capanne nei boschi da 60 euro a notte al castello del 18° secolo da 2.500 euro a notte). Un esempio la proposta della Maison de Garniac, nell’Occitania dei tartufi: b&b a casa della produttrice e, insieme, cerca col cane al mattino, cooking lesson in cucina, pranzo e partenza con un tartufo in tasca.

AL VIA LA MAXI CAMPAGNA #EXPLOREFRANCE

Anche la comunicazione evolve e punta sulla qualità dell’offerta del turismo verde e slow con l’edizione 2023 della campagna #ExploreFrance che parte ad aprile, all’80% digitale e offline solo a Milano, Roma e Torino.

La sfida è affermare il posizionamento sostenibile della destinazione, per incoraggiare e sorprendere i rivitalizzati flussi turistici europei con la promozione di una Francia inattesa. Al claim di “Dream big, live slow”, in italiano “Sogna in grande, vivi lento”, le più belle proposte di primavera e autunno valorizzeranno siti e territori ancora un po’ segreti, da vivere in modalità rispettose dell’ambiente. Lasciarsi andare, insomma, a una scoperta autentica e approfondita di villaggi, artigianato, gastronomie locali e atmosfere, concedendosi il tempo di gustarli.

Per Olivia Grégoire, ministro per le Piccole e medie Imprese, il Commercio, l’Artigianato e il Turismo, «il turismo sostenibile non è una moda ma una svolta decisiva. Dalla fine della pandemia, le abitudini turistiche stanno cambiando e questa campagna è un’opportunità per valorizzare un’evoluzione più responsabile e più favorevole alla contemplazione».

Tra le innumerevoli proposte della campagna, citiamo il largo impiego di treni a bassa emissione di carbonio, lungo spiagge e montagne, con mappe tematiche di walk & train o food & train nell’Occitania mediterranea o in Corsica, che accoglie coppie e famiglie nella sua area protetta, spiagge e villaggi di pescatori di aragoste. Spopola il cicloturismo, anche con bici elettriche, con 900 km di itinerario in Loira, nei vigneti di Provenza, Bordeaux, Cognac e sulla via dei vini dell’Alsazia che compie 70 anni, oppure sulla via dei tartufi in Borgogna o, ancora, in Normandia tra siti d’eccezione come Mont Saint-Michel o le spiagge del D-day (che l’anno prossimo festeggia gli 80 anni dello sbarco). Crociere green a Parigi, private e fino a 12 persone, per apero o cene sulla Senna e il canale Saint-Martin, tutto l’anno e 7 giorni su 7. Per non dire delle offerte gourmet nei pacchetti di viaggio, 450 solo nella Valle della Gastronomia, tra Lione, Rodano e sud, o a nord, nella regione Hauts-de-France, prima nel paese a essere eletta Regione europea della Gastronomia 2023.

Una Francia sempre più nuova e green, anche sportiva e, naturalmente, sempre ricca di cultura e arte di vivere, il suo marchio.

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